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Ah, ma però già sento, con tutto il buon volere,
che nell’anima torna la scontentezza a gemere.
Perché deve inaridirsi così presto la corrente
e noi rimanere assetati?
Tanto spesso ne ho fatto esperienza.
Eppure, a questo vuoto si può dare compenso:
si impara quanto valgano le cose ultraterrene,
si cerca la Rivelazione
che mai più degna splende e più bella
come nel Nuovo Testamento.
Qualcosa mi spinge ad aprire quel testo
e provarmi, con cuore devoto, a tradurre
il sacro originale
nella cara mia lingua tedesca.
(apre un grosso volume e si accinge a tradurre)
Sta scritto: ‘In principio era la Parola’.
E eccomi già fermo. Chi m’aiuta a procedere?
M’è impossibile dare a ‘Parola’
tanto valore. Devo tradurre altrimenti,
se mi darà giusto lume lo Spirito.
Sta scritto: ‘In principio era il Pensiero’.
Medita bene il primo rigo,
ché non ti corra troppo la penna.
Quel che tutto crea e opera, è il Pensiero?
Dovrebb’essere: ‘In principio era l’Energia’.
Pure, mentre trascrivo questa parola, qualcosa
già mi dice che non qui potrò fermarmi.
Mi dà aiuto lo Spirito! Ecco che vedo chiaro
e, ormai sicuro, scrivo: ‘In principio era l’Azione’!
Se devo spartire la stanza con te,
smetti di mugolare,
caro cane, smetti di latrare.
Compagnia tanto fastidiosa
non la riesco a sopportare.
Uno di noi due
se ne deve andare.
Mi spiace mancare ai doveri dell’ospite.
La porta è aperta, il passo è libero…
Ma che mi tocca di vedere?
Può capitare una simile cosa
in natura? E’ illusione? E’ realtà?
Come si fa grande e grosso!
S’alza di prepotenza,
non ha più nulla che paia di un cane…
Che spettro mi sono portato qua dentro!
Sembra già un ippopotamo. Ha occhi
di fuoco, ha zanne spaventose.
Ah, ma mi tengo! Per questa genìa
di semidemoni il meglio che ci sia
è la Clavicola di Salomone.
(Goethe, Faust)