QUELLI DELLO SPIELBERG (2)

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Silvio Pellico, ‘Le mie prigioni’: 

quelli dello spielberg 2

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….Il processo si concluse con la condanna a morte del Pellico.

Poi intervenne la grazia e la pena capitale fu commutata nel

carcere a vita nella fortezza dello Spielberg.

Lo Spielberg era una vecchia e tetra fortezza appollaiata in

vetta a un’altura che domina Brno. A popolarla per primi

erano stati i condannati del processo Villa: Foresti, Solera,

Oroboni, Fortini, Munari, Bacchiega.

Poco dopo vi erano giunti Maroncelli e Pellico, cui dobbia-

mo la minuta descrizione di quel plumbeo carcere.

 

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Le celle erano antri sotterranei, stillanti umidità e senz’altro

mobilio che un tavolaccio e una brocca d’acqua. Regola e  

dieta erano così dure che, se i guardiani avessero dovuto

applicarle alla lettera, nessun prigioniero vi avrebbe soprav-

vissuto. Per fortuna erano gente del posto, buoni diavoli che

in fondo simpatizzavano con le loro vittime e il poco che po-

tevano per alleviargli la pena e arrotondargli il rancio, lo fa-

cevano.

I detenuti li secondavano arrangiandosi, da buoni italiani,

in mille modi. Alcuni si specializzarono in maglieria per ri-

pararsi alla meglio dal freddo. Maroncelli riuscì a ricavare 

materiale per scrivere ingommando con mollica di pane 

sciolta nell’acqua i fogli di carta igienica, fabbricando pen-

nini con lische di pesce e inchiostro con residui di medici-

nali. Dapprincipio i prigionieri vennero tenuti in stretto i-

solamento, senza contatti fra loro. 

 

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Ma poi furono messi due a due per mancanza di spazio.

Confalonieri ebbe un trattamento speciale: gli furono conces-

se due celle, le migliori, e il diritto di scegliersi il compagno.

Moretti, che invece si era condotto con magnifico coraggio, 

ora dava segni di squilibrio, in tutti vedeva traditori e dela-

tori, e ogni poco piombava in cupe crisi di disperazione.

Col mondo esterno, nessuno aveva rapporti.

Le giornate scorrevano vuote e uguali: a riempirle c’era so-

lo la disperata lotta per sopravvivere alla fame e al freddo.

Ma non tutti ci riuscirono, molti morirono in mezzo agli

stenti.

Pellico e Maroncelli furono liberati solo dopo nove anni,

quando ormai erano ridotti a rottami. 

(Indro Montanelli, Storia d’Italia)


 

 

 

 

 

 

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QUELLI DELLO SPIELBERG (2)ultima modifica: 2012-02-16T12:00:00+01:00da giuliano106
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