RICORDI DI UNA MORTA BANCONOTA DA 10.000 lire (5 euro odierni….) (2)

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Ricordi di una banconota da 10.000 lire….

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Cani di passaggio…

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Cani di passaggio (1)

Cani di passaggio (2)

Da:

i miei libri







Il giorno dopo un grasso signore dalle stupende e pasciute

mani oleose ci riportò alla luce….

Che emozione!

Che profumi…..

Quante parole…..

Per noi biglietti è così raro e casuale stare un poco alla luce,

siamo come pesci volanti, ore e ore nel buio e poi, per un at-

timo, vediamo la luce.

Anche un po’ come gli uomini, a pensarci bene….

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


Ma dov’ero rimasto?

Ah, dicevo del signore dalle mani oleose: ci contò, ci impilò

e ci legò con un elastico – dolorosa sfortuna per i due fratelli

agli estremi – e poi, be’ quello che accadde dopo fu una delle

esperienze più traumatiche della mia vita.

Finii nel portafoglio di un giovane uomo e quando venne a-

perto e potei sbirciare fuori il soffitto, sentii una voce chiede-

re: ‘Qualcuno ha un 100.000 da arrotolare?’.

Venni tirato fuori io, sebbene – ci tengo a precisarlo – fossero

con me ben tre biglietti da 100.000 e due da 50.000.

‘Ho chiesto un 100.000, insistette la voce, che ora potevo ve-

dere bene, una donna e un uomo magrissimo, con una bar-

ba, che stava stendendo della polvere bianca sul piano di

cristallo di un tavolino, avvalendosi di una di quelle odio-

se carte di credito piene di numeri…, – chissà chi si credo-

no di essere!

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


Be’, l’uomo che mi stringeva fra i polpastrelli ribatté: ‘No,

100.000 non le tiro fuori, che poi alla fine spariscono sem-

pre!’.

Le due donne che erano con loro risero e l’uomo con la 

barba mi prese con decisione e mi arrotolò – mi arrotolò!

Non so se potete capire l’enorme confusione che si prova

nell’essere arrotolati!

E’ la peggiore camera di tortura!

Altro che buco nero…, con tutta quella polvere bianca che

ti attraversa, e poi quel fumo…., le parole…, la volgarità, 

il rumore ed i suoni, urla e grida e musica martellante…!

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


Poi di nuovo arrotolati….

Dolori e tortura….

Di nuovo la carta di credito e un cellulare che squilla….

mi avvicinano una delle mie estremità al suo naso, (che 

puzza…, come l’odore di piedi mai lavati….), e l’altra al-

la polvere bianca e poi tirò su con forza….

Mi sentii squassare fin dentro la filigrana da un vento ge-

lido e polveroso, una notte buia, una lontana tortura….

Non mi ero ancora ripreso che subito passai a una delle

due ragazze e la cosa si ripeté dolorosamente…

E si ripeté ancora nel corso della serata, due, tre, cinque,

dieci volte, non saprei dire.

Ed ogni volta, questo voglio ricordarlo al mio lettore…,

venivo abbandonato sul tavolo, arrotolato e pieno di 

dolori, vicino a quella carta di credito e quel coso che

non smetteva di suonare….

Alla fine, mi ricordo entrò un ragazzino, mi scambiaro-

no con qualcosa che sapeva di fumo e finì i miei dolori

nella sua stretta tasca….

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


… Quante storie potrei raccontare ancora!

Come quella volta in cui stavo rinchiuso con molti bi-

glietti come me in una cassaforte dell’ufficio di scambi…

Certo di strada da quel tavolo ne avevo fatta….

Avevo conosciuto tutti quei simpatici forestieri: franchi,

marchi, dollari, (ed anche, sì voglio proprio confessarlo,

delle graziose sterline…, che tempi quelli…!), quando ar-

rivò un arrogante carta di credito e cominciò a schernir-

ci: ‘Che schifo mi fate voi biglietti di banca, sporchi e con-

sunti.

Guardate me, bello e pulito, design svizzero, ultima ge-

nerazione, vado sicuro e filo tranquillo…, e pochi osano

guardarmi, pochi osano scrutarmi….’.

Ma poi, all’improvviso un vecchio e logoro biglietto da

100 dollari la zittì in un attimo: ‘Dite sempre così, prima

di scoprire che avete una data di scadenza: allora vi ac-

corgete che la più umile delle monete vive decine di an-

ni più di voi, per non parlare di quel nobile, che raramen-

te ci viene a trovare, solido e fiero come la luce del gior-

no… oro lucente infinito al tempo….’.

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


Che ricordi, che discussioni, che tempi….

Ma a che valgono questi ricordi da vecchio?

Grazie per avermi fatto visita in questo giorno dove lo

spirito dell’uomo solleva le menti più argute, gli intenti

più nobili e l’anima vola al misero ricordo qui ben sepol-

to…

Voglio dirvelo in un orecchio, mio figlio quello più piccolo

da 5 euro non vale proprio niente, piccolo e grigio anche se

gli hanno fatto un altro bel vestito, con lui poco o nulla ci

puoi fare!

Ma lo avete visto?

Lo avete sentito?!

 

ricordi di una banconota da 10.000 lire


Piccolino e magrolino, con un soffio di vento è già in ben al-

tro convento, non sta né sul tavolo di cristallo…, in compa-

gnia della polvere, né nella saccoccia del più giovane….,

forse per quei peccati di cui tanto ebbi a soffrire ci voglio-

no ora non le nuove e logore quasi patite 100.000 lire, ma

le dilette loro sorelle dallo strano valore di 100 euro, verdi

ed anche un poco arroganti ma sempre molto eleganti…..

Grazie a loro il mio ricordo, qui ben sepolto, è vivo e vege-

to, anche se di preghiere e bestemmie è pieno il mio ulti-

mo forziere…….

Grazie della visita, perché la morte in questa natura non ci

dà mai onesta sepoltura. Grazie della visita in questo gior-

no di scambi, perché la borsa è la nostra vera e sola degna

compagna; anche se un tempo fui nobile guerriero, ed ora

anche se rimpianto neppure il franco, mio vecchio compa-

gno, mi vuole al suo fianco….

La sterlina corre in nobile fretta….

Il vecchio dollaro se pur triste e solo, logoro e malandato,

ne sa una più del Diavolo….

I rubli vanno contenti nei loro fieri intenti, pochi li vedono

qui nel vasto ed antico cimitero, ma loro sono spirito e

concime della terra, tanto che anche il marco ne vuole ave-

re, perché la nuova carta moneta poco appaga la sua pre-

tesa…, lui grande avventura e fiera fortuna nel ricco teatro

di una nobile e… superiore … natura…..


(E. Remmert – con alcuni interventi cifrati di P. Autier –

per Linus;  & le bellissime foto di: Chehere Laurent)






 

ricordi di una banconota da 10.000 lire

RICORDI DI UNA MORTA BANCONOTA DA 10.000 lire (5 euro odierni….) (2)ultima modifica: 2013-11-03T10:00:00+01:00da giuliano106
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