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L’uomo e il mondo materiale (3) &
Intermezzo con… urla (contro Invetriata…)
Da:
Marcione ha elaborato la sua teologia in forma di ‘antitesi’:
questo era il titolo di uno dei suoi libri perduti.
La maggior parte di tali antitesi consistevano in attributi
dei due dèi.
L’uno è l”artigiano’ (demiurgo), il ‘Dio della creazione’, il
‘reggitore di questo eone’, ‘conosciuto’ e ‘predicabile’; l’al-
tro è il Dio ‘nascosto’, ‘sconosciuto’, ‘incomprensibile’, ‘im-
predicabile’, ‘estraneo’, ‘lo straniero’, ‘l’altro’, ‘il diverso’ ed
anche ‘il nuovo’.
(Eppure per quanto possa sembrare ‘assurdo o strano’, nel-
l’Apostolo Paolo, riscontriamo un movimento verso lo gno-
sticismo, un esempio appare nella lettura della ‘Lettera agli
Efesini’, il cui fondo gnostico è stato messo in luce da H.
Schlier. E’ difficile provare che essa sia stata scritta dopo la
morte di Paolo e la caduta del tempio, anche se, sulla base
degli studi più recenti, questa teoria ha acquisito credibili-
tà.
In ogni caso siamo vicini alla ‘gnosi’. I cristiani vivono già
nelle regioni celesti; la Chiesa è già salita al cielo per rende-
re nota la Sapienza di Dio ai principati e alle potestà.
‘La nostra lotta, dice l’autore, è contro i principati, contro
le potestà, contro i dominatori (re o monarchi..) di questo
mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagi-
tà, dell’inganno, della guerra, che sono spesso i luoghi ce-
lesti’. Queste forze spirituali sono quasi certamente degli
angeli planetari….)
Come il dio-creatore è conosciuto, evidente e ‘giusto’, co-
sì il vero Dio è conosciuto, straniero e buono.
Egli è conosciuto perché il mondo non dice niente di lui.
Non avendo parte nella creazione, non esiste in tutta la na-
tura traccia alcuna che possa anche soltanto far sospettare
la sua esistenza.
Come riassume Tertulliano: ‘Il Dio di Marcione è conosciu-
to ‘per via naturale’ e mai rivelato tranne che che nel Van-
gelo’.
Non essendo l’autore del mondo e neppure dell’uomo,……
egli è anche lo straniero. In altre parole, nessun legame na-
turale, nessuna relazione preesistente lo collega con le crea-
ture di questo mondo e non vi è nessun obbligo da parte
sua di preoccuparsi del destino dell’uomo.
Per Marcione è evidente che egli non entra in alcun modo
nel governo fisico del mondo: volle eliminare dal Vangelo
come interpolazioni giudaiche quei detti del Signore laddo-
ve si dice ad esempio che il Padre si prende cura dei passe-
ri e tiene conto del numero di capelli che ognuno ha in testa.
Il Padre proclamato da Gesù Cristo non avrebbe potuto oc-
cuparsi di ciò che riguarda la natura o il suo dio.
….La sola attività con la quale il Dio buono interviene nel
mondo e il suo unico rapporto con esso è quello di aver man-
dato suo Figlio per redimere l’uomo dal mondo e dal suo dio…
(H. Jonas, Lo gnosticismo)