FRAMMENTI DI VERITA’ (4)

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Qual’è l’occhio che

vede?

Nell’eterna lotta

di chi si pensa padrone

del suo tempo

senza conoscerne

la rima segreta.

Cieco della vista

padrone della storia

…sguardo senza memoria.

Immagine senza forma

solo un occhio

che scruta

…ed un orecchio che ascolta.

Come la mano che

ruba il fiore

e pensa poi di sentirne

…anche l’odore.

Non cogliendo per il vero

il pensiero di un Dio

…quasi Perfetto!

(Pietro Autier)

 

frammenti di verita'

 

 

Nel Tibet abbiamo monumenti eretti alle leggi naturali.

Questi monumenti simbolici, la cui altezza va da un metro e mezzo

a quindici metri, sono simboli paragonabili a un crocifisso o un’icona.

Se ne vedono in tutto il Tibet.

Sulla piantina di Lhasa ne sono indicati cinque; il Pargo Kaling è il

più grande e costituisce una delle porte della città. Il basamento

quadrato indica il solido fondamento della terra. 

Su di essa poggia il Globo dell’Acqua, sormontato da un cono di

Fuoco. Più in alto ancora si trova una Bacinella dell’Aria e, infine,

lo Spirito ondeggiante (l’Etere), in attesa di abbandonare il mondo

del materialismo.

Ciascun elemento viene raggiunto per mezzo dei Gradini del 

Conseguimento. Il monumento nel suo insieme simboleggia la

fede tibetana. 

Scendiamo sulla terra nascendo.

Nel corso della vita ascendiamo, o tentiamo di ascendere, per 

mezzo dei Gradini del Conseguimento. Infine, cessiamo di respirare

ed entriamo nel regno dello spirito.

Poi, dopo un determinato periodo di tempo rinasciamo per imparare

un’altra lezione. La Ruota della Vita simboleggia il ciclo interminabile:

nascita-vita-morte-spirito-nascita-vita e così via.

Molti zelanti studiosi commettono il grave errore di ritenere che noi

crediamo davvero in quegli orridi inferni raffigurati talora sulla

Ruota. Non è escluso che pochi selvaggi analfabeti possano credervi;

non così coloro che sono stati illuminati.

I cristiani credono davvero che, dopo la loro morte, Satana e compagni

si diano da fare arrostendo e torturando? Credono forse, qualora

vadano in quell’altro luogo di starsene seduti in camicia da notte su

una nube a prendere lezioni di arpa?

Noi crediamo invece che gli uomini imparino ‘sulla terra’ e che ‘sulla

terra’ vengano ‘bruciati e torturati’.

 

 

frammenti di verita'

 

 

                                      Preghiera Tibetana

 

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

tutti voi che vagate senza guida

nelle regioni di confine.

I viventi e i morti dimorano

in mondi separati.

Dove possono essere veduti i loro visi,

dove possono essere udite le loro voci?

(Il primo bastoncello d’incenso è acceso per chiamare uno spirito

vagante affinché possa essere guidato.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

tutti voi che vagate senza guida.

Le montagne torreggiano verso il cielo,

ma nessun suono si ode.

Le acque sono increspate da una lieve

brezza e i fiori sono tuttora in boccio.

Gli uccelli non fuggono al vostro approssimarsi,

poiché non si vedono e neppure si sentono.

(Il secondo bastoncello d’incenso è acceso per evocare uno spettro

vagante affinché possa ritrovare la sua strada.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

voi tutti che vagate.

Questo è il mondo dell’illusione.

La vita non è che un sogno.

Tutto ciò che è nato deve morire.

Solo la via del Buddha conduce

alla vita eterna.

(Il terzo bastoncello d’incenso è acceso per chiamare uno spirito

vagante affinché possa essere guidato.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

voi che avete grande potere,

voi che siete saliti in trono

con monti e fiumi,

sotto il vostro governo.

I vostri regni non hanno durato

che per un momento

e i lamenti dei popoli a voi soggetti

non sono cessati mai.

Sulla terra scorre il sangue e i sospiri

degli oppressi muovono le foglie degli alberi.

(Il quarto bastoncello d’incenso è acceso per chiamare gli spiriti

dei re e dei dittatori affinché possano essere guidati.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

voi tutti guerrieri che avete invaso,

ferito e ucciso.

Dove sono ora i vostri eserciti?

La terra geme e le erbacce crescono 

sui campi di battaglia.

(Il quinto bastoncello d’incenso è acceso per chiamare gli spiriti

solitari dei generali e dei condottieri, affinché possano essere guidati.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

voi tutti artisti e studiosi,

voi che avete operato dipingendo e scrivendo.

Invano avete aguzzato gli occhi

e consumato i calamai.

Nulla di voi è ricordato,

e i vostri spiriti debbono vagare ancora.

(Il sesto bastoncello d’incenso è acceso per chiamare gli spiriti

degli artisti e degli studiosi affinché possano essere guidati.)

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

vergini meravigliose e dame d’alto rango

la cui gioventù poté essere paragonata

a un fresco mattino di primavera.

Dopo l’amplesso degli amanti

i cuori si spezzano.

Vengono l’autunno e l’inverno,

gli alberi si spogliano,

i fiori appassiscono,

come la bellezza,

e si tramutano in scheletri.

(Il settimo bastoncello d’incenso è acceso per chiamare gli spiriti

vaganti delle vergini e delle dame d’alto rango, affinché possano

essere guidati lontano dai legami del mondo.) 

 

Ascoltate le voci delle nostre anime,

voi tutti mendicanti e ladri,

voi tutti che avete commesso delitti

contro il prossimo

e che non ottenete riposo.

Le anime vostre vagano osteggiate

nel mondo e non v’è giustizia in voi. 

(L’ottoavo bastoncello d’incenso è acceso per chiamare tutti quegli

spiriti che hanno peccato e che ora vagano soli.)

(T. Lobsang Rampa, Il Terzo Occhio)

 

 

frammenti di verita'