L’UCCELLO COMBATTENTE

Precedente capitolo:

intermezzo-venatorio-2.html

Prosegue in:

fuoco-sulla-montagna.html

 

l'uccello combattente

 

Un punto interessante da esaminare è la stretta correlazione tra

colore e comportamento.

In breve: i maschi indipendenti sono quasi sempre di colore scuro,

i satelliti invece sono chiari, bianchi o quasi bianchi.

E così occorre parlare di genetica, ma purtroppo non si hanno dati

a sufficienza per poter fare asserzioni certe.

Ad ogni modo sembra probabile che un piccolo numero di geni

controlli il colore degli ornamenti e, quasi certamente, anche la

qualità delle manifestazioni comportamentali. Si potrebbe, così,

pensare ad un destino prefissato, per i maschi combattenti.

Ed in parte sembra essere vero, almeno se parliamo in termini 

di probabilità.

l'uccello combattente

Esistono però alcuni casi che suggeriscono che la cosa non è così 

semplice. Né potrebbe esserla, a ben pensarci, essendo lunga assai

la strada dal genotipo al comportamento.

Lunga assai e pertanto ben suscettibile ad interventi ed influenze

d’ordine, in senso lato, ambientale.

Così mi piace raccontarvi il caso di quel maschio con tipico piumaggio

da satellite che, posto in cattività insieme con alcune femmine ed

in assenza di altri maschi, si comportò decisamente da residente,

mostrando anche una precisa preferenza territoriale per un determinato

posto che, possiamo immaginare, per lui significa la sua corte,

pur non essendoci, in quella situazione, una vera arena.

l'uccello combattente

Lo stesso maschio poi, nella medesima stagione riproduttiva, 

rimesso in presenza d’un certo numero di maschi residenti per

colore e per comportamento, riprese però il suo ruolo di satellite,

e fu più volte osservato entrare, tollerato, nelle corti altrui.

Insomma, non sto a dilungarmi coll’aneddotica, ma sembrerebbe

che i genotipi che determinano colore chiaro anche determinino,

per lo meno, una ‘vocazione’ per lo stesso satellite, e quelli che

determinano il colore scuro una ‘vocazione’ a divenire indipendenti.

E che ciò possa essere influenzato dall’ambiente sociale, così

che al limite il ‘geneticamente predestinato’ a ricoprire un ruolo

possa ricoprire anche l’altro. 

A suggerire l’idea sta anche il fatto che esiste una certa fascia di

individui intermedi, né troppo chiari né troppo scuri, e questi s’è

visto che possono slittare, nel corso del loro sviluppo, sia verso

il ruolo di indipendente che verso quello di satellite, a seconda

della quantità di maschi di colore scuro presenti. 

Se questi sono pochi, in pratica, una parte degli intermedi verrà

reclutata con finalità direttamente riproduttive, e non per svolgere

la parte sussidiaria, cooperativa, del satellite.

(Ma purtroppo esistono i cacciatori, e la vita, con la sua spirale

crescente, creativa, spesso si estingue, grazie all’imbecillità altrui….)

(D. Mainardi, Dalla parte degli animali)

 

 

l'uccello combattente