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Sollevasti d’un tratto il tuo velo: che cosa vuol dire?
Ebbro uscisti correndo di casa: che cosa vuol dire?
I tuoi riccioli il vento fa suoi, del rivale tu gli ordini ascolti:
questa mia confidenza che a tutti dispensi, che cosa vuol dire?
Se il sovrano dei belli, e te ogni mendìco contempla,
eppur non sai quanto valga tal rango: che cosa vuol dire?
Non m’offristi dapprima la punta del ricciolo tuo?
Sì, ma poi mi gettasti giù a terra: che cosa vuol dire?
La tua bocca un segreto, i tuoi fianchi un mistero: li svelano lingua e cintura,
ma tu contro noi la tua spada sguainasti, che cosa vuol dire?
Ecco ognuno a cercare fortuna, coi dadi d’amore per te,
ma alla fine baravi con tutti: che cosa vuol dire?
L’amico venne, o poeta, a questo cuore sì angusto,
e però non cacciasti di casa ogni estraneo: che cosa vuol dire?
(Hafez)