PIETRO AUTIER

E LA (loro) FOLLIA

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il risveglio del morto

nel mondo dei folli

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i miei libri &

Frammenti in rima


 







Auvers, attorno al 17 giugno 1890



Mio caro amico Gauguin

grazie d’avermi scritto di nuovo, mio caro amico, e state

pur certo che da quando sono tornato ho pensato a voi

ogni giorno.

Sono rimasto a Parigi soltanto tre giorni: il rumore e tut-

to il resto di Parigi avevano su di me un pessimo effetto,

 


così ho ritenuto prudente per la mia testa andarmene in

campagna, altrimenti sarei subito corso da voi.

Mi fa enormemente piacere sentire che il ritratto d’arle-

siana basato rigorosamente sul vostro disegno vi è pia-

ciuto. Ho cercato d’essere rispettosamente fedele al vo-

stro disegno, prendendomi tuttavia la libertà di interpre-

tarlo per mezzo di un colore adatto al carattere sobrio

e allo stile del disegno in questione.

 


E’ una sintesi d’arlesiana, se volete, e poiché la sintesi

d’arlesiane sono rare, prendetela pure come un’opera

mia e vostra, come risultato dei nostri mesi di lavoro in-

sieme.

Da parte mia ho pagato, per farlo, con un altro mese di

malattia, però so anche che si tratta di un quadro che

sarà capito, da me e da pochi altri……..

…..come potrebbero capire?

Avete visto gli olivi?

 


Adesso ho un ritratto del dottor Gachet con l’espressio-

ne afflitta del nostro tempo.

Se volete, qualcosa come dicevate voi del vostro Cristo

nell’orto degli olivi, non destinato a essere capito, ma

insomma qui, fin qui, vi seguo, e mio fratello ha ben

colto questa sfumatura.

Ho anche un cipresso con una stella, un ultimo schizzo:

un cielo notturno con una luna priva di splendore, appe-

na una falce sottile che emerge dall’ombra opaca proiet-

tata dalla terra; una stella dallo splendore esagerato, se

volete, splendore dolce rosa & verde nel cielo oltremare

in cui corrono nuvole.

 


In basso una Alpines blu, una vecchia locanda con le

finestre illuminate color arancione e un altissimo ci-

presso molto scuro.

Sulla strada, una carrozza gialla attaccata a un cavallo

bianco e  due viandanti attardati. Molto romantico se

volete, ma anche, credo, provenzale.

Probabilmente farò incidere ad acquaforte questo e al-

tri paesaggi, motivi e ricordi di Provenza, e allora sarà

una gioia per me inviarne una serie, un sunto un po’

pensato e studiato.

 


Mio fratello dice che Lauzet, che fa fotografie da Mon-

ticelli, ha trovato bello il volto d’arlesiana in questione.

Comprenderete che, essendo arrivato a Parigi un po’

disorientato non ho ancora visto i vostri quadri.

Ma spero di ritornarvi presto per qualche giorno.

Ecco un’idea che forse vi andrà a genio.

 


Sto cercando di fare studi di grano come questo – non

posso però disdegnarli – nient’altro che spighe verdi az-

zurre, foglie lunghe come nastri, verdi & rosa il riflesso,

spighe giallastre leggermente alonate di rosa chiaro per

la fioritura polverosa; un convolvolo rosato nella parte

bassa avvolto attorno a uno stelo….

….Sembra tutto così vivo…….

(Domenica 27 luglio, nel pomeriggio, Vincent si spara-

va al petto. Il 29, all’una e trenta del mattino, spirava.)

(Paul Gauguin Vincent e Theo van Gogh)





 

E LA (loro) FOLLIAultima modifica: 2012-11-01T10:00:00+01:00da
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