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Il singolare matrimonio fra Joannis Vermeer e Catharina
Bolnes, dal quale sarebbero nati quindici figli – quattro
dei quali morti bambini – ebbe luogo domenica 20 aprile
1653 a Schipluy, un’ora di cammino a sud di Deft.
La sposa apparteneva a una famiglia di agiati possiden-
ti cattolici, per cui è probabile che il giovane Vermeer
si sia dovuto convertire al cattolicesimo nel giro di tre
settimane – ovvero, quelle che trascorsero tra il giorno
del fidanzamento e quello delle nozze.
Maria Thins, la madre di Catharina, lontana parente
acquisita del pittore Abraham Bloemaert di Utrecht,
aveva dovuto superare gravi perplessità a proposito
della discutibile famiglia protestante dello sposo pri-
ma di acconsentire al matrimonio – al quale in effet-
ti all’inizio si era opposta.
A parte il nonno falsario, lo zio ex galeotto, la nonna
bancarottiera e il padre locandiere, Maria Thins non
ignorava che la sorella di Vermeer aveva per marito
un semplice corniciaio analfabeta, la cui sorella era
una modestissima cameriera.
Se però la famiglia Vermeer, per il resto unita, sem-
brava denunciare evidenti difficoltà di natura socia-
le ed economica, i Bolnes – che erano cattolici, quin-
di cittadini di seconda classe in una città dominata
dai protestanti – si trovarono ad affrontare proble-
mi insormontabili anche sul versante privato.
Anche i rapporti di Maria Thins col marito Reynier
Bolnes, che la malmenava spesso e volentieri, risul-
tarono addirittura catastrofici, al punto che nel no-
vembre del 1641 Maria ottenne la separazione lega-
le da Reynier, la metà dei beni del marito e la custo-
dia delle figlie Cornelia e Catharina.
Proprietario di una fornace, Reynier nel giro di dieci
anni finì sul lastrico. Il collerico figlio Willem venne
affidato al padre, e in seguito a questa malaugurata
decisione presto venne rinchiuso in una casa di cor-
rezione per delinquenti e malati di mente……
Sui possibili maestri del giovane Vermeer si affastel-
lano innumerevoli teorie: in realtà non è nemmeno
sicuro che sia stato allievo di un pittore di qualche
fama, e forse si limitò davvero a prendere lezioni dal
padre Reynier.
Nel novembre del 1657 Vermeer abitava con la mo-
glie in casa della suocera, nell’angolo dei ‘papisti’ fra
l’Oude Langendijck e Molenpoort.
Deft, all’epoca, contava circa 30.000 abitanti e molti
di questi erano artisti di fama. Nel 1654 il celebre
pittore di genere Jan Steen affittò una birreria in cit-
tà, e nello stesso anno vi si trasferì anche Pieter de
Hooch, rinomato maestro della pittura intimista….
già conosciuto dall’altro noto falsario van Meegeren…
(L. Guarnieri, La doppia vita di … Vermeer….)