Precedenti capitoli (circa la ‘questio’):
l’eresia del lettore ed i limiti della cultura (14/13)
‘nummus non parit nummos’ (18/17)
Prosegue in:
Foto del blog:
Da:
….Carità fraterna et in questo modo Cristo e gli
suoi appostoli ebbono gli beni temporali per ra-
gione naturale; la quale ragione da alcuni è no-
minata ius poli, cioè ragione di cielo, a sustenta-
zione della natura, cacciando da sé tutte le co-
se che avesseno sapore di ricchezze, o vero o-
doodore di dfelicateze, o vero che nutricassono
la pompa del mondo.
Et in questo modo ebbono le vestimenta e li pe-
sci, si come dice l’appostolo nella prima pistola
a Timoteo, sesto capitolo: abienti li alimenti, e
di che ci copriamo, siamo contenti.
E non n’è veruna professione, nè veruno consil-
glio di Cristo, il quale vieti cotale modo d’avere,
cioè quanto allo necessario uso della vita.
Et impertanto dire che Cristo e li suoi appostoli
non ebbero in questo modo, sarebbe cosa eretica.
Vogliendo adunque il detto papa Giovanni della
detta quistione e di più altre cose, diffinire lo op-
posito di quelle cose le quali nella detta decreta-
le ‘Exiit’, fu definito, si come poi dimostrò per e-
fetto; in prima sospese la sentenzia della escumu-
nicazione data e posta detta dicretale Exiit, contra
quelli che ciosassono insegnissono altrimenti pre-
dicassono che in quello modo, che in essa si conti-
ene, acciò che’ prelati e maestri e qualunque altri
litterati potessono liberamente contradire e la
e la diffinizione et alla determinazione della
chiesa, et essa diffinizione e determinazione,
secondo loro volere, impugnare; e della detta
suspensione compuose alcuna costituzione, o
vero ordinazione, e publicamente divulgò, che
conteneva la infrascritta forma:
‘Iohannes episcopus, servus servorum, ad per-
petuam rei memoriam. Quia non nunquam q.
coniectura per futurum credit ecc……
(Storia di Fra’ Michele Minorita)