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Dedicato alla 19a Sessione per i cambiamenti climatici:
Per quasi 10.000 anni, dalla nascita della civiltà e per tutto
l’Olocene, il mondo è apparso incredibilmente vasto.
Sconfinate foreste e immensi oceani offrivano quantità in-
finita di risorse. Gli esseri umani potevano inquinare libe-
ramente, ed evitare le conseguenze spostandosi altrove.
Ma grazie ai progressi della salute pubblica, alla rivolu-
zione industriale e, in tempi recenti, alla rivoluzione ver-
de, la popolazione mondiale è passata dai 500 milioni del
1800 ai quasi 7 miliardi di oggi.
Negli ultimi cinquant’anni il numero degli esseri umani è
più che raddoppiato, e il nostro sfruttamento delle risorse
ha raggiunto livelli incredibili: il consumo globale di cibo
e acqua dolce è più che triplicato, e il consumo di combu-
stibili fossili è quadruplicato.
L’umanità usa da un terzo a metà di tutta la fotosistensi
che avviene sulla Terra.
Questa crescita sfrenata ha trasformato l’inquinamento da
un problema locale a un assalto di dimensioni planetarie.
L’assottigliamento dello strato di ozono e l’elevata concen-
trazione di gas serra sono due problemi più noti, ma stan-
no emergendo molti altri effetti negativi.
L’improvvisa accelerazione della crescita demografica, del
consumo di risorse e dei danni ambientali ha cambiato la
terra.
Oggi viviamo in un mondo ‘pieno’, con risorse limitate e
ridotta capacità di assorbire gli scarti. Perciò anche le rego-
le per vivere il pianeta sono cambiate.
Dobbiamo intervenire in modo da vivere all’interno della
‘zona di sicurezza’ dei nostri sistemi ambientali. Se non ri-
vedremo il nostro modo di agire, provocheremo cambia-
menti ambientali catastrofici che potrebbero avere conse-
guenze disastrose.
Che cosa potrebbe causare questi cambiamenti?
E come possiamo evitarli?
Recentemente un team internazionale di scienziati ha pro-
vato a rispondere a questi interrogativi ponendosi una do-
manda ancora più ampia: ci stiamo avvicinando a un serie
di ‘punti di non ritorno’ planetari che modificheranno l’am-
biente in modi mai verificatesi nel corso della storia umana?
Dopo aver esaminato numerosi studi interdisciplinari sui
sistemi fisici e biologici, il team ha individuato 9 processi
ambientali che potrebbero alterare drasticamente la capa-
cità del pianeta di sostenere la vita umana.
Per ciascuno di questi processi sono stati stabiliti limiti all’-
interno dei quali l’umanità può ritenersi al sicuro. 7 di essi
hanno valori di soglia molto chiari, definiti in maniera scien-
tifica per mezzo di un numero: cambiamento climatico, per-
dita di biodiversità, inquinamento da azoto e fosforo, ridu-
zione dell’ozono della stratosfera, acidificazione degli oce-
ani, consumo globale del suolo.
Gli altri 2 processi, inquinamento dovuto all’aerosol atmo-
sferico e inquinamento chimico globale, non sono stati stu-
diati a sufficienza per stabilire limiti numerici precisi.
Secondo questa analisi, la terra ha già oltrepassato i limiti
in 3 casi: perdita della biodiversità, inquinamento di azoto
e cambiamento climatico.
Ma anche negli altri processi per cui è stato stabilito un li-
mite numerico la tendenza è inequivocabilmente verso il
raggiungimento della soglia.
I singoli valori potrebbero avere bisogno di piccoli aggiu-
stamenti, e nuovi processi potrebbero venire aggiunti in
futuro, ma si tratta comunque di un primo indice dei pro-
blemi ambientali più pericolosi e di una base di partenza
per pensare come gestirli.
(J. Foley per Wordwatch-Institute;