PIETRO AUTIER

(poi si andava al…) MINSTREL SHOW (2)

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(poi si andava al….) Minstrel Show (1) &

A caccia di noi ‘Lupi’

Foto del blog:

Menestrelli & Lupi (1)  &  (2)

Da:

i miei libri

 

 

 

 

 

 

Talvolta l’alterco durava cinque minuti, durante i quali

i due avversari si urlavano in viso le più tremende minac-

ce, coi nasi a pochi centimetri di distanza, mentre il pub-

blico rideva a crepa-pelle davanti a questa felice e accu-

rata imitazione dei consueti e familiari litigi; finalmente

un po’ per volta, i due litiganti si allontanavano non sen-

za impressionanti minacce, per la ‘prossima volta’ che a-

vrebbero avuto la sventura di attraversarsi la strada;

poi, però, ritornavano alle loro sedie e brontolavano al-

l’indirizzo dell’altro finché il pubblico non si fosse ripre-

so dalle convulsioni e dagli accessi riso e non si fosse cal-

mato.

 

 

L’aristocratico nel mezzo, a questo punto diceva qualco-

sa con cui, senza darlo a vedere, intendeva rammentare

e far raccontare a uno degli uomini ai suoi lati un’espres-

sione umoristica: cosa che gli riusciva sempre.

Di solito era un’esperienza ammuffita e stantia, e vecchia

quanto …l’America.

Una di queste, che immancabilmente mandava in visibi-

lio il pubblico di quei tempi finché i ‘menestrelli’ non l’eb-

bero sfruttata all’estremo, era il racconto fatto da ‘Ossa’

delle peripizie incontrate durante una tempesta per ma-

re.

 

 

La tempesta era durata così a lungo che le provviste ave-

vano finito per l’esaurirsi. Il signore nel mezzo chiedeva

ansiosamente come l’equipaggio fosse riuscito a soprav-

vivere.

‘Ossa’ rispondeva:

– Mangiavamo uova!

– Mangiavate uova? E dove le prendevate?

– Ogni giorno, nel culmime della tempesta, il capitano ne

faceva due.

Per i primi cinque anni (ma forse qualcuno di più….) que-

sto scherzo mandò in convulsione gli spettatori, ma in se-

guito il popolo degli Stati Uniti lo aveva udito tante volte

che non lo rispettò più e lo accolse con silenzio profondo,

colmo di biasimo e d’indignazione, insieme ad altre fred-

dure dello stesso calibro cadute in disgrazia dopo lungo

ed onorevole… servizio!

 

 

Il ‘minstrel show’ nacque un po’ dopo il 1840 ed ebbe

una carriera fortunata per circa trent’anni; poi degene-

rò diventando uno spettacolo di varietà, e fu tutto spet-

tacolo di varietà, tranne una o due scene con negri get-

tate lì a casaccio.

L’autentico spettacolo negro è morto e sepolto da trent’-

anni. A mio parere era qualcosa di veramente delizioso,

un ottimo suscitatore di riso, e mi addolorava che se ne

sia andato.

 

 

Come ho detto, solo la gente del mondo accorse al primo

‘minstrel show’ di Hannibal. Dieci o dodici anni dopo es-

so era in America non meno consueto del Quattro di Lu-

glio, ma mia madre non lo aveva ancora visto.

Aveva circa sessant’anni allora e venne a St. Louis insie-

me a un’altra cara vecchietta di Hannibal della stessa

età, Zia Betsey Smith. Non era zia di nessuno in partico-

lare ma lo era dell’intera Hannibal.

 

 

Al pari di mia madre, neanche Zia Betsy Smith aveva

mai visto uno spettacolo di negri. Erano tutt’e due mol-

to vivaci; la loro età non contava; andavano pazze per

le cose emozionanti, per le novità, per tutte quelle cose

in voga che non fossero sconvenienti per chi frequenta-

va la chiesa….

Mi ricordo, pace alle loro buone anime, che si alzavano

sempre presto per vedere la sfilata del circo fare il suo

ingresso in paese e si rammarricavano che i loro princi-

pi morali non permettessero di seguirlo fin sotto la ten-

da; erano sempre pronte per i cortei del Quattro Luglio

 

 

e della scuola domenicale di dottrina per le conferenze,

le assemblee, gli esercizi spirituali in chiesa o all’aperto

– per ogni sorta di dissipazione, in realtà, di cui non si

fosse certi che avessero alcunché di irreligioso -, né si

lasciavano mai sfuggire… un funerale…..

Ma i missionari, cui le mie zie andavano veramente paz-

ze, e per i quali divennero anche un po’ eretiche…, non

erano altro che la ‘troupe dei Christy Minstrels’, a quei

tempi una delle più famose e delle migliori.

Vi andammo presto e occupammo dei posti in prima fi-

la. Di lì a poco, quando tutti i posti dell’ampia platea fu-

rono accupati, erano presenti 1600 persone. Tutte urlan-

ti… ed in delirio….

 

 

Allorché i negri uscirono in fila sulla scena nei loro co-

stumi grotteschi e bizzarri, le due vecchiette erano qua-

si mute per lo stupore. Io spiegai loro che laggiù in Africa

i missionari andavano sempre vestiti così.

Mia zia Betsy disse, con tono di rimprovero:

– Ma quelli sono negri!

Risposi:

– Non conta molto; in un certo senso sono americani, per-

ché lavorano per la Società Americana per le Missioni…

e noi divenimmo tutti Missionari…..

(Twain, Autobiografia)

 

  

 

 

(poi si andava al…) MINSTREL SHOW (2)ultima modifica: 2014-05-03T07:00:00+02:00da
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