PIETRO AUTIER

VIAGGI ONIRICI: il correttore di bozze (20)

Precedenti capitoli:

Viaggi onirici: il correttore di bozze (19)  &  (18)

Prosegue in:

Viaggi onirici: ‘lezioni di vita’ (22/21)

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‘Savoir Vivre’ &

‘Savoir Mourir’

Appunti, ricordi…, dialoghi e rime:

i miei libri

 

 

 

 

 

 

Nonheimer torse la bocca in un ghigno cattivo.

– Cosa devo, mettere a nudo la mia mente per soddisfare la

vostra curiosità intellettuale? E’ questo il prezzo che mi costa

il fatto che mi abbiate risparmiato l’incriminazione per falsa

testimonianza?

– Mettetela come volete,

disse impassibile la Calvin.

– Ma datemi una spiegazione.

– In modo da consentirvi di fronteggiare in futuro con maggior

cognizione di causa altri eventuali attacchi anti-robot?

– Perché no?

– Sapete,

disse Ninheimer,

– ve la darò questa spiegazione, se non altro per il piacere di

constatare che non vi può servire a niente. Come potrebbe?

Voi non siete in grado di comprendere i motivi che spingono

gli uomini ad agire in un certo modo. Voi potete comprendere

solo le vostre maledette macchine perché siete voi stessa una

macchina con sembianze umane.

 

 

Ansimava, adesso, e non aveva più incertezze nel linguaggio.

Era come se la sua eterna ricerca della precisione ormai non

avesse più scopo.

– In due secoli e mezzo,

disse,

– le macchine hanno preso a poco a poco il posto dell’Uomo e

distrutto il valore dell’artigianato. La ceramica viene fabbricata

a mano con stampi e presse. Copie insignificanti delle opere

d’arte vengono copiate e contraffatte tecnicamente attraverso

una matrice. Chiamatelo progresso, se credete! L’artista è

costretto a occuparsi di teoria, è confinato al mondo delle idee.

Deve elaborare con la mente un progetto, e poi le vostre macchi-

ne come Easy, EZ-28, fanno tutto il resto….

– Voi non lavorate la ceramica,

disse la dottoressa Calvin.

– Sono un saggista, sono una persona creativa! Non lo sono le 

vostre macchine! Scrivo articoli e libri per redigere i quali non

basta trovare le parole e metterle insieme nell’ordine giusto.

Se tutto si limitasse a quello, non ci sarebbe gusto, non ci sareb-

be soddisfazione.

– Un libro deve prendere forma nelle mani dello scrittore. Biso-

gna vedere i capitoli susseguirsi l’uno all’altro gradatamente,

lavorarci intorno con cura, apportare modifiche che a volte van-

no oltre l’idea originaria da cui si era partiti. Bisogna controllare

le bozze, osservare come appaiono le frasi quando sono stampa-

te e correggerle ulteriormente. C’è un rapporto continuo tra 

noi e il nostro lavoro a tutti gli stadi dell’impresa in cui si è coin-

volti, e questo rapporto è piacevole e più di ogni altra cosa ci

compensa della fatica che facciamo creando.

 

 

Queste soddisfazioni il vostro robot Easy EZ-28 ce le toglie com-

pletamente.

– Se è per quello anche le macchine per scrivere e le macchine

tipografiche ve lo tolgono. Cosa propone, di tornare a redigere

manoscritti con la penna d’oca e a lume di candela.

– Le macchine per scrivere e le macchine tipografiche ci tolgono

parte della soddisfazione, ma il vostro EZ-28, il vostro robot,

fono-comandato ce la toglierà tutta.

Per il momento è in grado di occuparsi e vedere solo delle …..

bozze. Ma prima o poi lui o altri robot come lui si assumeran-

no il compito di esaminare gli originali, cercare le fonti, mani-

polarle, copiarle, controllarle, e magari trarre in maniera pre-

ventiva delle conclusioni a vantaggio di altri…

Questo a casa mia si chiama truffa ….e plagio……..

Avrei voluto salvare i futuri ricercatori da una simile catastrofe

regno del …male……………

(Isaac Asimov, Tutti i miei robot)

 

 

 

 

 

 

VIAGGI ONIRICI: il correttore di bozze (20)ultima modifica: 2014-06-09T00:00:00+02:00da
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