Precedenti capitoli:
L’uomo e il mondo materiale (3) &
Prosegue in:
Intermezzo con urla… (contro Invetriata…)
Da:
Il Cristianesimo ortodosso non poteva andare tanto lontano;
esso era poco propenso a gettare a mare il libro della Gene-
si.
Origene, tuttavia, conservò l’essenziale della teoria ‘gnostica’;
egli attribuì la creazione all’azione di certe ‘intelligenze incor-
poree’ che si erano annoiate di contemplare Dio e ‘si erano ri-
volte al mondo inferiore’.
Alla tradizione greca è totalmente estranea una autentica ipo-
stasi del Male; uomini come Celso ne trovano blasfema la no-
zione, e quando Porfirio e Giamblico parlano del ‘capo dei
dèmoni’ essi attingono indirettemante a una fonte iranica.
Il Male arrivò in Occidente per mezzo del tardo Giudaismo,
che trasformò Satana da strumento di Dio in avversario di…..
Dio; dal Giudaismo lo assunse San Paolo che ne fece ‘il dio
di questo mondo’, ‘il principe delle potenze dell’aria’.
Per alcuni gnostici egli è ‘il dio maledetto’; per altri è ‘un
angelo, ma a somiglianza di un dio’; gli Oracoli Caldei lo i-
dentificano con Ade.
….Quando potremo disporre di tutti i testi gnostici di Nag-
Hammadi, potremo sperare di conoscere qualcosa in più sul-
l’origine e sulla storia di quest’ondata di pessimismo che si
abbatté sull’Occidente, ‘su questa terrificante frattura fra i due
ordini dell’uomo cui egli appartiene, l’ordine della realtà e
quello del valore’.
Ma io non so se questo fenomeno debba essere spiegato uni-
camente in termini di derivazione storica. Piuttosto io preferi-
rei parlare di una tendenza gnostica che si palesa già nel pri-
mo secolo dell’era cristiana, in special modo negli scritti di
San Paolo.
E’ interessante notare, come altri studiosi approfondirono…,
la struttura teologico-mitologica che si delinea, non è altro
che la forma primordale dell’inconscio umano.
Così il ‘bythos’ valentiniano, la misteriosa profondità primor-
diale in cui originariamente tutte le cose giacevano ignorate,
corrisponde a quello che Agostino chiamava l”abyssus huma-
nae coscientiae’ e a quello che noi chiamiamo l’incoscio; e la
‘barriera’ che nel sistema di Basilide e Valentino divide il mon-
do dall’esperienza umana dal mondo della luce corrisponde
alla barriera che esclude le ispirazioni dell’inconscio dal domi-
nio della coscienza normale.
Inoltre, come mette in luce Tertulliano, Valentino concepiva
il mondo materiale come una proiezione delle sofferenze di
Achamoth, l’equivalente mitologico dell’ego umano, tormen-
tato dall’aspirazione alla verità ultima, ma capace di dar vita
soltanto a un razionalismo bastardo che dev’essere ‘crocifisso
e rimosso’ prima che l’ego possa essere redento.
E, finalmente, la scissione di Dio in due persone, da un lato
un Padre lontano ma misericordioso, dall’altro un Creatore
stupido e crudele, sembra riflettere una scissione dell’imma-
gine individuale del padre nelle corrispondenti componenti
emotive: il conflitto di amore ed odio nell’inconscio è così
simbolicamente risolto e il tormentoso senso di colpa pacifi-
cato.
(Questa può essere anche una soluzione psicologica-teologica,
anche se come già detto intervengono altri fattori, antropologi-
ci, non del tutto studiati dalle odierne discipline, senza esclude-
re nessuna verità anche e soprattutto in ciò che pensiamo appar-
tenere per diritto acquisito all’odierna cultura teologica accredi-
tata. In pratica, per ugual fine, non si escludono altre vie possi-
bili (e accessibili a tutti), soprattutto quelle, anche se eretiche,
che appaiono blasfeme, nel loro ‘apparente’ rifiuto di un mondo.
Il ‘negare’ e l”affermare’, appartengono a ugual giudizio di Dio,
quindi sia chi afferma, e chi nega, stesso o ‘affine’ pensiero, è
nel costante desiderio di attingere ad una probabile verità.
Soprattutto coloro che negando un Dio a favore di un altro,
Primo al Secondo, trovavano nelle loro intuizioni, legate alla
vita stessa ed al suo lento procedere, …delle verità indiscuti-
bili. Io, che ho letto e interpretato l’eresia, ho volto gli occhi
al Creato, e in questi uiltimi tempi, in alcune scoperte, posso
affermare che talune ‘intuizioni’ (perché proprio così mi pia-
ce chiamarle) hanno un reale riscontro con un dibattito di
vasta portata del ‘mondo’ così come lo stiamo approfonden-
do. E se analizziamo i termini di queste disquisizioni ‘scienti-
fiche’, e facciamo le dovute e future connessioni, in ambiti
poco studiati sino ad ora, scopriremmo, oltre che degli evi-
denti paradossi, anche il filo conduttore della spirale-equi-
angolare dalla quale e per il vero, tutti indistintamente sap-
piamo provenire… I termini discorsivi e ‘materiali’ sullo stu-
dio della luce sembrano confermarci queste ed altre intuizio-
ni. Questi ed altri paradossi. Questo o altro Dio….fin qui
pregato. Autore del blog.)
(E. R. Dodds, Pagani e cristiani in un’epoca di angoscia)