AVVENTURE DELLA DOMENICA POMERIGGIO: UNA GRANDE NAVE SFIDA IL TEMPO (6)

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Nella primavera del 1885 Willis trasferì Moore sulla nave che un tempo era stata

la sua preferita, il Tweed, e mandò sul Cutty Sark il capitano Richard Woodget,

un quarantenne originario del Norfolk che avrebbe fatto passare il clipper alla

storia.

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Figlio di un fattore, Richard aveva dimostrato fin dall’infanzia di essere uno

spirito indipendente e di avere la vocazione del mare. Da ragazzo aveva sottratto

un dinghy a vela senza timone, aveva passato un intero pomeriggio a imparare

a navigare e a governare con la sola vela, e poi aveva riportato alla base l’imbarcazione

prima che si accorgessero che era sparita.

A 16 anni si era imbarcato come apprendista e in venti anni aveva percorso tutte le

tappe della carriera fino al grado di capitano (con il suo primo e secondo veliero).

Quando ricevette il primo comando, era uno specialista della navigazione.

In un’epoca in cui quasi tutti i capitani portavano il cappello tondo e rigido,

Woodget lo portava floscio e spavaldamente inclinato su un orecchio, un

berretto scozzese perfettamente in sintonia con il Cutty Sark.

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Woodget era un uomo coraggioso, oltre che un eccellente fotografo, era il

1887 quando al Cutty Sark ormeggiato all’Est Dock di Londra, fu recapitato

il materiale che non aveva nulla a che vedere con la navigazione. Si trattava

di una grossa fornitura di lastre fotografiche, di prodotti chimici per 

trattarle e di una macchina fotografica di mogano. L’esuberante capitano

Woodget, che a bordo si dedicava a hobby che spaziavano dall’allevamento

di cani da pastore scozzesi al pattinaggio a rotelle, aveva deciso di darsi

alla fotografia. 

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A quel tempo gli armatori utilizzavano piccole macchine portatili, ma 

Woodget che aveva preso sul serio la sua nuova passione volle una macchina

professionale dotata di un treppiedi ingombrante. Per sviluppare le lastre

di 30.5 x 25.5 cm aveva trasformato la sua cabina in camera oscura, e usava

la vasca da bagno come bacinella per mescolare i prodotti chimici e sciacquare

le lastre sviluppate.

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Nel microcosmo del Cutty Sark, il capitano Woodget trovò un’autentica miniera

 di soggetti. E ogni volta che gli si presentava l’occasione, puntava l’obiettivo

sui magnifici panorami che gli sfilavano davanti.

Era inoltre un uomo coraggioso, dotato di sangue freddo e di una volontà di

ferro, caratteristiche che lo qualificavano perfettamente per il nuovo comando.

Nel 1885 era entrato da poco nella compagnia di Willis, ma l’armatore si era

subito accorto delle sue capacità. Appena tornato dal suo primo viaggio, 

Willis lo aveva condotto alla banchina dell’East India e, indicandogli il

Cutty Sark, gli aveva detto: Capitano Woodget, quella è la vostra nave.

Non avete che guidarla.

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Occorsero vari mesi prima che il Cutty Sark fosse come Woodget lo voleva,

e Willis non lesinò sulle spese. Il primo di aprile 1885, attrezzato e calafatato

a nuovo, riverniciato da prua a poppa, era finalmente pronto. 

Alle 14, Woodget si calcò il berretto in testa e fece mollare gli ormeggi. 

Il veliero scintillante si allontanò lentamente dall’East India Dock direttamente

in Australia, pronto a battere i primati di velocità che erano sempre sembrati

alla sua portata. 

(I Clipper)

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