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Le reali aspirazioni teoretiche che traspiravano nella
forma più elevata di speculazione gnostica e che con-
fermavano, a quel che sembrava, la testimonianza dei
Padri della Chiesa primitiva, portarono Adolf von Har-
nack alla sua famosa definizione che lo gnosticismo
in questa (e nella sua) forma superiore era ‘l’acuta el-
lenizzazione del cristianesimo’, mentre la minore e più
misurata evoluzione della teologia ortodossa era con-
siderata come la sua ‘ellenizzazione cronica’.
L’analogia presa dalla medicina non voleva definire
come una malattia l’ellenizzazione delle forze sane
in quanto tale; ma la fase ‘acuta’ che aveva provocato
la reazione delle forze sane nell’organismo della Chie-
sa venne intesa come l’anticipazione affrettata e per-
ciò dirompente dello stesso processo che nella sua for-
ma più prudente e meno spettacolare aveva condotto
all’incorporazione di quegli aspetti dell’eredità greca
che potevano essere di grande beneficio per il pensie-
ro cristiano.
Per quanto persipicace possa essere questa diagnosi,
come definizione dello gnosticismo non è precisa in
entrambi i termini che costituiscono la formula, ‘elle-
nizzazione’ e ‘cristianesimo’.
Essa considera lo gnosticismo come un fenomeno e-
sclusivamente ‘cristiano’, mentre le ricerche posterio-
ri hanno stabilito una sua maggiore ampiezza; inol-
tre apre la via all’apparenza ellenica della concettu-
azione gnostica e del concetto di ‘gnosis’ stessa, che
in realtà maschera solo superficialmente una sostan-
za spirituale eterogenea.
(H. Jonas)