PEETER STUBBE (2)

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Per lungo tempo condusse una vita feroce e disumana, ora

sotto le sembianze di lupo ora sotto quelle di uomo, nelle

città e nei borghi, nei boschi e nelle foreste circostanti.

I documenti riportano che un giorno egli scorse due uomini

e una donna, che desiderava fortemente uccidere. Per poter

portare a termine questo suo diabolico intento, poiché teme-

va di essere sopraffatto dai due, dal momento che conosceva

il nome di uno di loro, usò questo stratagemma.

Corse molto innanzi sul loro cammino e si nascose alla loro

vista; non appena si avvicinarono al luogo in cui era nascosto,

chiamò per nome quello che conosceva. Questi, sentitosi chia-

mare un paio di volte per nome, pensando che fosse qualche

persona amica che si nascondeva per scherzo, lasciò la com-

pagnia e si diresse verso il luogo da cui sentiva provenire la

voce per vedere di chi si trattasse; ma appena giunse davanti

all’uomo trasformato in lupo fu ucciso e dilaniato sul posto.

Il resto della compagnia si era fermata ad aspettare il suo ri-

torno, ma poiché l’attesa si protraeva, l’altro uomo lasciò la

donna e andò alla sua ricerca.

In questo modo il licantropo poté uccidere anche la sua se-

conda vittima. 

Una donna vedendo che nessuno dei due ritornava ebbe il

sospetto che fosse loro capitata qualche disgrazia e cercò di

salvarsi fuggendo, correndo con tutte le sue forze; ma ciò

non le servì a nulla perché fu subito raggiunta da quel velo-

cissimo lupo, il quale, dopo averla violentata in un anfratto

vicino ad una roccia, la uccise in maniera estremamente cru-

dele. 

Gli uomini furono ritrovati dilaniati nel bosco, il corpo della

donna, invece, non fu mai più ritrovato: il mostro l’aveva avi-

damente divorata perché trovava dolce e delicata la sua carne.

Poi si narra, che parlò a lungo con un negromante, il Diavolo

in persona.

Così questo atroce peccatore che fu Peeter Stubbe trascorse

venticinque anni senza destare alcun sospetto di essere l’au-

tore di tali assassinii così crudeli e innaturali; in questo pe-

riodo uccise e divorò un numero incalcolabile di uomini,

donne e bambini, oltre alle pecore, agli agnelli e alle capre,

e ad altri animali; infatti quando non poteva attirare in qual-

che imboscata uomini, donne o bambini, perché i contadini

ed i pastori stavano all’erta, da bestia feroce e crudele qual

era, sfogava la sua avidità bestiale sugli animali nella ma-

niera più crudele, compiendo più atrocità di quanto sembri

credibile, anche se tutta la Germania è stata costretta ad am-

mettere la verità di questi fatti quivi narrati…… 






 

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