GNOSI PAGANA (2)

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Gnosi

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gnosi pagana 2

 

 

  

 

(Gnosi Pagana)

Il vero Dio, il buon Dio, sarà un Dio nascosto, inconosci-

bile. Il Dio del saggio si conosceva attraverso la sola

contemplazione dell’ordine, espressa sovranamente dal-

la volta stellata.

Dio si confondeva infatti con questo stesso ordine, oppu-

re era il Pensiero fonte di tale ordine. Ne deriva che per

il saggio ammirare l’ordine, conoscere Dio e adorarlo è

tutt’uno. 

Novit et colit.

Nello gnosticismo bisogna ribaltare i due termini.

Colit et novit.

Il vero Dio è un Dio che non si può comprendere median-

te la sola considerazione del mondo, poiché il mondo è

cattivo, rifugio del male.

Si lascia contemplare unicamente attraverso la rivelazio-

ne concessa soltanto a un piccolo numero di eletti. Que-

sti, a loro volta, andranno a predicare agli altri uomini la

verità ricevuta.

Colui che li ascolta è libero di aderire a tale parola o di 

rifiutarla; può credere o dubitare: il fondamento della re-

ligione è d’ora innanzi una fede.

Nell’ermetismo s’incontra tutta una dottrina sulla fede, 

questa dottrina è un tratto essenziale della corrente erme-

tica: la fede è una condizione indispensabile alla gnosi.

Lo spirito stesso della religione finisce per essere trasfor-

mato da tale condizione iniziale.

Il saggio, scorgendo Dio nel mondo, contemplava il mon-

do e adorava Dio: la sua preghiera si riassumeva nella con-

templazione.

Lo gnostico crede in un Dio invisibile che non gli mostra

nulla di visibile. Non ha potuto avvicinarsi a Dio, in origi-

ne, se non sulla parola di un testimone. 

Anche questa richiede un favore celeste: la conoscenza è 

un dono di Dio, una grazia. La preghiera dello gnostico è

quindi innanzi tutto una preghiera di domanda, e il primo

oggetto della domanda è il dono della conoscenza. 

Non esiste conoscenza che non sia stata preceduta da una

preghiera. 

Non vi è gnosi senza devozione.

Il solo cammino verso Dio è la devozione accompagnata 

dalla conoscenza. 

Se il Dio degli gnostici è un Dio nascosto, se la gnosi è, in

origine la ricompensa di un atto di fede, è naturale, è psi-

cologicamente necessario, che lo gnostico provi il bisogno

di consolidarsi nella fede.

Un moto naturale dell’anima lo induce a ottenere da alcu-

ni segni sensibili la doppia certezza: di conoscere realmen-

te il proprio Dio e di esserne personalmente conosciuto.

Tutto dipende dalla logica interna di questo sistema: la 

fede in un  Dio nascosto (Straniero) esige come corollario

un’esperienza che renda autentica la fede nella sua quali-

tà di figlio di Dio e che egli gli garantisca l’unione con Dio

dopo la morte, vale a dire la risalita, fuori dal mondo, fino

al luogo ipercosmico…

(Prosegue…)

   

 

 

 

gnosi pagana 2

GNOSI PAGANA (2)ultima modifica: 2013-09-13T00:00:00+02:00da giuliano106
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