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il cimitero di guerra nella grammatica della vita
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Nel 1541, a Padova, c’era un contadino che credeva di
essere un lupo, e assalì molte persone nei campi e le
trucidò.
Tuttavia, catturato non senza molte difficoltà, affermò
di essere un vero lupo, con l’unica differenza che i peli
crescevano internamente alla pelle.
Per cui alcuni, spogliatisi di ogni sentimento di umanità,
gli ferirono e amputarono le gambe e le braccia, per sco-
prire la verità: venuti a conoscenza dell’innocenza dell’-
uomo, lo condussero dai medici per curarlo, ma dopo po-
chi giorni morì.
Non vi è il minimo dubbio che queste persone sono af-
flitte da quella specie di Melanconia, che gli arabi chia-
mano ‘Chatrab’, nome derivante da una piccola bestiola,
che vaga senza ordine qua e là sulle acque con un moto
irrequieto.
I latini, secondo alcuni chiamano questo animale velenoso
che frequenta luoghi palustri ‘ragno d’acqua’; i greci chia-
mano questo animale ‘lycanthropia’, cioè trasformazione
dell’uomo in lupo: alcuni, da Marcello, melanconia ed an-
che lupina, oppure insania lupina.
Presi da questo male, dai fumi della bile nera, credono di
essere mutati in cani o lupi. Per cui, escono di casa, soprat-
tutto di notte, imitando in tutto e per tutto i lupi o i cani.
(E. Petoia, Vampiri e lupi mannari)