L’UOMO E IL MONDO MATERIALE (4)

Precedenti capitoli:

Distanze (1/2) &

L’uomo e il mondo materiale (3) &

Il ruolo dell’Intellettuale…

Prosegue in:

Intermezzo con urla… (contro Invetriata…)

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Distanze (1)  &  (2)

Da:

i miei libri

 

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Il Cristianesimo ortodosso non poteva andare tanto lontano;

esso era poco propenso a gettare a mare il libro della Gene-

si.

Origene, tuttavia, conservò l’essenziale della teoria ‘gnostica’;

egli attribuì la creazione all’azione di certe ‘intelligenze incor-

poree’ che si erano annoiate di contemplare Dio e ‘si erano ri-

volte al mondo inferiore’.

Alla tradizione greca è totalmente estranea una autentica ipo-

stasi  del Male; uomini come Celso ne trovano blasfema la no-

 zione, e quando Porfirio e Giamblico parlano del ‘capo dei

dèmoni’ essi attingono indirettemante a una fonte iranica.

Il Male arrivò in Occidente per mezzo del tardo Giudaismo,

che trasformò Satana da strumento di Dio in avversario di…..

Dio; dal Giudaismo lo assunse San Paolo che ne fece ‘il dio

di questo mondo’, ‘il principe delle potenze dell’aria’.

Per alcuni gnostici egli è ‘il dio maledetto’; per altri è ‘un 

angelo, ma a somiglianza di un dio’; gli Oracoli Caldei lo i-

dentificano con Ade.

 

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….Quando potremo disporre di tutti i testi gnostici di Nag-

Hammadi, potremo sperare di conoscere qualcosa in più sul-

l’origine e sulla storia di quest’ondata di pessimismo che si

abbatté sull’Occidente, ‘su questa terrificante frattura fra i due

ordini dell’uomo cui egli appartiene, l’ordine della realtà e

quello del valore’. 

Ma io non so se questo fenomeno debba essere spiegato uni-

camente in termini di derivazione storica. Piuttosto io preferi-

rei parlare di una tendenza gnostica che si palesa già nel pri-

mo secolo dell’era cristiana, in special modo negli scritti di

San Paolo.

 

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E’ interessante notare, come altri studiosi approfondirono…,

la struttura teologico-mitologica che si delinea, non è altro 

che la forma primordale dell’inconscio umano.

Così il ‘bythos’ valentiniano, la misteriosa profondità primor-

diale in cui originariamente tutte le cose giacevano ignorate,

corrisponde a quello che Agostino chiamava l”abyssus huma-

nae coscientiae’ e a quello che noi chiamiamo l’incoscio; e la

‘barriera’ che nel sistema di Basilide e Valentino divide il mon- 

do dall’esperienza umana dal mondo della luce corrisponde

alla barriera che esclude le ispirazioni dell’inconscio dal domi-

nio della coscienza normale.

Inoltre, come mette in luce Tertulliano, Valentino concepiva

il mondo materiale come una proiezione delle sofferenze di

Achamoth, l’equivalente mitologico dell’ego umano, tormen-

tato dall’aspirazione alla verità ultima, ma capace di dar vita

soltanto a un razionalismo bastardo che dev’essere ‘crocifisso

e rimosso’ prima che l’ego possa essere redento.

E, finalmente, la scissione di Dio in due persone, da un lato

un Padre lontano ma misericordioso, dall’altro un Creatore

stupido e crudele, sembra riflettere una scissione dell’imma-

gine individuale del padre nelle corrispondenti componenti

emotive: il conflitto di amore ed odio nell’inconscio è così

simbolicamente risolto e il tormentoso senso di colpa pacifi-

cato.

 

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(Questa può essere anche una soluzione psicologica-teologica,

anche se come già detto intervengono altri fattori, antropologi-

ci, non del tutto studiati dalle odierne discipline, senza esclude-

re nessuna verità anche e soprattutto in ciò che pensiamo appar-

tenere per diritto acquisito all’odierna cultura teologica accredi-

tata. In pratica, per ugual fine, non si escludono altre vie possi-

bili (e accessibili a tutti), soprattutto quelle, anche se eretiche,

che appaiono blasfeme, nel loro ‘apparente’ rifiuto di un mondo.

Il ‘negare’ e l”affermare’, appartengono a ugual giudizio di Dio,

quindi sia chi afferma, e chi nega, stesso o ‘affine’ pensiero, è

nel costante desiderio di attingere ad una probabile verità.

Soprattutto coloro che negando un Dio a favore di un altro, 

Primo al Secondo, trovavano nelle loro intuizioni, legate alla

vita stessa ed al suo lento procedere, …delle verità indiscuti-

bili. Io, che ho letto e interpretato l’eresia, ho volto gli occhi

al Creato, e in questi uiltimi tempi, in alcune scoperte, posso

affermare che talune ‘intuizioni’ (perché proprio così mi pia-

ce chiamarle) hanno un reale riscontro con un dibattito di 

vasta portata del ‘mondo’ così come lo stiamo approfonden-

do. E se analizziamo i termini di queste disquisizioni ‘scienti-

fiche’, e facciamo le dovute e future connessioni, in ambiti

poco studiati sino ad ora, scopriremmo, oltre che degli evi-

denti paradossi, anche il filo conduttore della spirale-equi-

angolare dalla quale e per il vero, tutti indistintamente sap-

piamo provenire… I termini discorsivi e ‘materiali’ sullo stu-

dio della luce sembrano confermarci queste ed altre intuizio-

ni. Questi ed altri paradossi. Questo o altro Dio….fin qui

pregato. Autore del blog.)

(E. R. Dodds, Pagani e cristiani in un’epoca di angoscia)              

 

 

 

 

 

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L’UOMO E IL MONDO MATERIALE (4)ultima modifica: 2015-02-17T00:00:00+01:00da giuliano106
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