STORIA UNIVERSALE DELL’INFAMIA (4)

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Frammenti in rima

 

 

 

storia universale dell'infamia 4

 

 

 

 

 

 

….E cani; case da gioco cinesi; donne come la più volte

vedova Red Norah, amata e ostentata da tutti i maschi

che capeggiarono la banda dei ‘Gophers’; donne come

Lizzie the Dove, che si vestì a lutto quando giustiziaro-

no Danny Lyons e morì sgozzata da Gentle Maggie, che

le contese l’antico amore dell’uomo morto e cieco; tumul-

ti come quello di una settimana selvaggia del 1863, allor-

ché le bande incendiarono cento edifici e per poco non si

impadronirono della città; risse di strada in cui l’uomo

scompariva come nel mare perché lo calpestavano fino

a ucciderlo; ladri e avvelenatori di cavalli come Yoske

Nigger – intessono questa caotica storia.

Il suo eroe più famoso è Edward Delaney, alias William

Delaney, alias Joseph Marvin, alias Joseph Morris, alias

Monk Eastman, che fu a capo di 1200 uomini…

Queste finte graduali (angosciose come un gioco di ma-

schere in cui non si sa più chi è chi) omettono il suo ve-

ro nome – sempre che osiamo pensare che ci sia al mon-

do qualcosa di simile.

Sta di fatto che all’anagrafe di Williamsburg, a Brooklyn,

il suo nome è Edward Ostermann, poi americanizzato in

Eastman. Cosa strana, questo furfante burrascoso era …

ebreo.

Era figlio del padrone di uno di quei ristoranti che annun-

ciano ‘Kosher’, dove uomini dalle rabbiniche barbe posso-

no dirigere senza pericolo la carne dissanguata e tre volte

purificata di vitelli secondo le regole.

A diciannove anni, verso il 1892, aprì un negozio di uc-

celli con l’aiuto del padre. Osservare la vita degli animali,

contemplare le loro piccole decisioni e la loro imperscru-

tabile innocenza fu una passione che lo accompagnò sino

alla fine.

Nei successivi periodi di splendore, quando rifiutava sde-

gnosamente i sigari dei lentigginosi ‘sachems’ di Tamma-

ny o faceva il giro dei migliori bordelli in una precoce au-

tomobile che sembrava la figlia naturale di una gondola,

aprì un secondo e finto negozio che ospitava cento gatti

di razza e più di 400 colombe – che non erano in vendita.

Li amava individualmente ed era solito passeggiare a

piedi per il quartiere con un gatto felice in braccio e altri

che lo seguivano avidi.

Era un uomo rovinoso e monumentale.

Il collo era corto e taurino, il petto inespugnabile, le brac-

cia lunghe e bellicose, il naso rotto, il volto istoriato e tut-

tavia meno importante del corpo, le gambe storte come

quelle di un cavallerizzo o di un marinaio.

Poteva fare a meno della camicia come pure della giacca,

ma non di una piccola tuba tronca sulla testa ciclopica.

Gli uomini se serbano il ricordo.

Fisicamente, il gangster convenzionale dei film è un’imi-

tazione di Eastman, non dell’ambiguo e flaccido Al Capo-

ne. Si dice che a Hollywood abbiano fatto lavorare Wolh-

eim perché i suoi lineamenti richiamavano immediata-

mente quelli del compianto Monk Eastman…..

(Prosegue ……)

 

 

 

 

 

 

storia universale dell'infamia 4

 

STORIA UNIVERSALE DELL’INFAMIA (4)ultima modifica: 2013-04-21T00:00:00+02:00da giuliano106
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