LA GNOSI (i delatori e i persecutori) (11)

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Abbiamo visto come sui delatori incomba una minaccia

escatologica: essi hanno peccato contro lo Spirito e la loro

sorte rimane affidata alla misericordia di Dio, sempreché

siano creature sue.

Non è da escludersi che essi appartengano, anima e corpo,

alla creazione diabolica, che siano dei diavoli, e non soltan-

to dei posseduti.

Ma è chiaro che certezze di tal natura non potevano sosti-

tuire, per i credenti, l’utile immediato che potevano aspet-

tarsi da una eliminazione preventiva o da una vendetta

appropriata.

Gli esempi non mancano nei confronti degli inquisitori o

dei delatori, in Linguadoca, in Germania e in Italia nel XIII

sec. L’unico problema sta nel sapere che atteggiamento te-

nesse, ufficialmente o ufficiosamente, la Chiesa catara in

presenza di comportamenti siffatti, considerando le rego-

le alle quali i perfetti dovevano sottostare. 

Si sono  avute, infatti, procedure sommarie di questo ge-

nere, delle quali i credenti non hanno potuto fare a meno

di mettere a parte la loro Chiesa, come quella che fu pro-

mossa da Montségur contro gli inquisitori che avevano

preso stanza ad Avignonet nel 1242, o la cattura di un

falso begardo, spia dell’Inquisizione, smascherato dal

nipote di Pietro Autier che era domenicano, poco dopo

il 1300.

 

Sibilla Peyre…sentì dire a Pietro e a Giacomo Autier che

avevano un grande amico al convento dei Predicatori di

Pamiers, chiamato Fratel Raimondo di Rodès, il quale fa-

ceva la spia per loro, di modo che se si tramava o si ap-

parecchiava qualcosa contro di loro a Pamiers o in pia-

nura glielo faceva sapere o inviava un messaggero affin-

ché prendessero delle precauzioni.

Un begardo di nome Gugliemo Dejean aveva tramato,

d’accordo con certi Frati Predicatori di Pamiers, che a-

vrebbe finto di essere amico degli eretici e di entrare a

far parte della loro setta, affinché la Chiesa potesse ar-

restarli. 

Il nominato Fratel Raimondo mandò un messaggero

allo stesso Pietro Autier, che in quel momento si tro-

vava vicino ad…. (Deposizione di Gugliemo di Rodès,

fratello del domenicano).

Il gentiluomo Filippo di Larnat Larnat e Pietro Delaire

mi hanno detto che una notte incontrarono il begardo

sul ponte d’Alat; lo presero e lo imbavagliarono in mo-

do che non potesse gridare e lo condussero sui monti

sopra Larnat.

Qui giunti, gli domandarono se era vero che voleva cat-

turare quei perfetti. Lui l’ammise. Allora Filippo e Pietro

lo precipitarono immediatamente da grande altezza in

fondo ad un baratro o un antro, cosìcché non lo si rivi-

de più.

 

All’inizio del XIV secolo, i perfetti sarebbero stati gli

istigatori, con parole velate, di tali misure estreme:

 

Se avete il sospetto che un credente sia un falso (fratello)

e vi denunci oppure se un cattolico vi perseguita, un cre-

dente lo riveli a monsignore (cioè il perfetto). Egli radu-

nerà quanti più è possibile di credenti dei quali si fida e

dice loro: ‘Ecco qua! fra di noi c’è un falso fratello, ve-

diamo che cosa sapete fare’.

 

Belibasta arriva al punto di fornire un’autorità scrit-

turistica a sostegno di tali assassini:

 

Il figlio di Dio ha detto che bisogna estirpare l’erba

cattiva dal campo, e che se i cattivi rovi arrivano al-

la porta di casa bisognavatagliarli e bruciarli.

L’erba cattiva e i rovi sono i cattivi e falsi credenti

che vogliono denunciare i ‘bonshommes’ e i buoni

credenti e distruggere la Chiesa di Dio.

Bisogna estirparli e tagliarli, il che significa che bi-

sogna eliminarli con ogni mezzo, col veleno, col pu-

gnale, oppure gettarli in un precipizio, o in qualche

altra maniera.

 

Non si può trarre una regola generale da notizie come

queste, poiché va tenuto conto della situazione e dell’-

epoca in cui si collocano, e la deposizione (di uno spio-

ne, in particolare) non va esente da sospetto.

Sembra da escludere che un perfetto possa aver dato

direttammente l’ordine o il consiglio di uccidere.

Ma non è neanche da escludere il ricorso ad espressio-

ni ambigue, che d’altronde corrispondono esattamente

alla formula della cessione al braccio secolare da parte

della Chiesa cattolica. 

 

 

 

 

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LA GNOSI (i delatori e i persecutori) (11)ultima modifica: 2014-01-03T05:11:00+01:00da giuliano106
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