ALLA RICERCA DEL ‘MONTE ANALOGO’ (32)

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Intermezzi bellici  (28)  &  (29)  &

Alla ricerca del ‘Monte Analogo’  (30)  &  (31)

Prosegue in:

La Prima (33)  &  L’Ultima (34) &

Rocce Dei montagne verità….

Foto del blog:

Alla ricerca del ‘Monte Analogo’  (1)  &  (2)  &

Intermezzo poetico  (1)  &  (2)

Da:

i miei libri

 

 

installazione primo campo 2

 

 

 

 

 

Il sentiero usciva dalla foresta e scendeva attraverso radure

violentemente soleggiate fino al torrente che galoppava con

rumori di folla e che noi traversammo a guado.

Dalla sponda umida sollevammo nugoli di farfalle madre-

perlacee, poi ebbe inizio una lunga marcia attraverso pietra-

ie senza ombra.

 

rd50

 

Ritornammo sulla riva destra, dove cominciava una foresta

di larici abbastanza luminosa.

Sudavo e cantavo la mia canzone di marcia.

Avevamo l’aria sempre più pensierosa, ma di fatto lo erava-

mo sempre meno. Il nostro sentiero si innalzò al di sopra di

un’alta barriera rocciosa e svoltò verso destra, dove la valla-

ta si restringeva in una profonda gola; poi si arrampicò spie-

tatamente a giravolte su un’erta cosparsa di ginepri e di ro-

dotentri.

 

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Sbucammo finalmente in un alpeggio bagnato da mille

ruscelletti, dove pascolavano delle piccole mucche grassot-

telle. Dopo venti minuti di cammino nell’erba inzuppata,

raggiungemmo un pianoro roccioso, ombreggiato da piccoli

larici, dove sorgevano alcune costruzioni di pietra rozzamen-

te  ricoperte di fronde; era la nostra prima tappa.

 

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Potevamo ancora contare su due o tre ore di luce per siste-

marci. Uno dei rifugi doveva servire da deposito per i baga-

gli, un altro da dormitorio – c’erano dell assi e della paglia, e

un fornello fatto di grosse pietre -; un terzo, con nostra gran-

de sorpresa, era una latteria: giare di latte, forme di burro,

formaggi gocciolanti sembravano attenderci.

 

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Dunque il luogo era abitato?

Bernard, la cui prima cura era stata di ordinare agli uomini

di deporre archi e frecce nell’angolo del dormitorio che si

era riservato, e anche le fionde di cui qualcuno era provvisto,

Bernard venne a spiegarci:

– Era ancora abitato questa mattina. Qui ci deve essere sempre

qualcuno che si occupi delle mucche. D’altronde è una legge

che vi sarà spiegata lassù; nessun accampamento deve mai

restare vuoto per più di un giorno.

 

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Da dove ci trovavamo, potevamo seguire con gli occhi circa 

la metà dell’itinerario della seconda tappa. Avevamo deciso

di approfittare del bel tempo per ripartire l’indomani matti-

na. Forse avremmo la fortuna di trovare la nostra guida alla

Base (come avevamo ben previsto) il giorno stesso; ma forse

avremmo dovuto aspettare il suo ritorno da una escursione

più o meno lunga.

 

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Saremmo partiti tutti e otto con tutti i portatori, tranne due

….e la guida che decidemmo sarebbe rimasta ad occuparsi

delle mucche mentre gli asini e i loro conducenti sarebbero

ridescesi a prendere nuovi carichi.

Del resto la nostra guida si era rivelata anche un ottimo…..

(René Daumal, Il Monte Analogo)

 

 

 

 

 

installazione primo campo 2

 

ALLA RICERCA DEL ‘MONTE ANALOGO’ (32)ultima modifica: 2014-04-13T00:03:00+02:00da giuliano106
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