66 BUDDY BOLDEN BLUES (3)

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66 Buddy Bolden route blues &

66 Buddy Bolden Blues (2) &

Storia universale dell’infamia (16)

Prosegue in:

Quando andai (d) a Sidney  (2)  &

La casa (degli schiavi) (4) &

Storia universale dell’infamia (17/18)

Foto del blog:

Quando andai (d) a Sidney  (1)  &  (2)  &

Le vie dei canti  (1)   &  (2)

Da:

i miei libri 

 

66 buddy bolden blus 3

 

 

 

  

Da due ore sto ascoltando la radio che ho scoperto

nel guardaroba. Nascosta sotto un vecchio paio di

pigiami…

…Da due ore sto ascoltando…

La gente parla di una crisi di cui non so niente e

che pare sia stata risolta in modo dubbio.

Non ci ho capito niente.

Non erano affatto chiari, non mi hanno spiegato tut-

ta la storia che c’era dietro, e non ho neanche capito

chi è che doveva essere l’eroe della storia.

E’ tutto falso Webb, tutto dalla testa ai piedi …

E così sono stato lì rannicchiato nel letto ad ascolta-

re quelle voci e poi dopo hanno fatto suonare l’orche-

stra……

…..Quando suonavo nelle parate scendevamo giù per

Canal Street e a ogni incrocio la gente sentiva soltanto

il frammento che stavo suonando in quel momento che

poi svaniva mentre proseguivamo giù per la strada….. 

 

66 buddy bolden blus 3

  

… I miei padri sono quelli che si sono gettati sul filo

spinato. Per me. Per scivolare nella regione dell’infer-

no.

Il loro sacrificio mi ha attirato nel gioco.

Mi facevano vedere le loro foto autografe, mi racconta-

vano delle loro donne e mi parlavano dei nomi ancora

più grossi che c’erano in tutto il paese.

Morti prima ancora di arrivare al filo spinato…..

Erano tre: Mutt Carey, Bud Scott e Happy Galloway.

Non so che cosa m’hanno insegnato perché i veri inse-

gnanti non insegnano mai il mestiere.

In un certo senso quelli che suonavano gli strumenti a

corda mi hanno insegnato più di quanto abbia fatto Ca-

rey con la sua tromba.

…Oppure Manuel Hall che ha vissuto con mia madre

i suoi ultimi anni e nascondeva la tromba in un arma-

dio e non la toccava mai se c’era qualcuno in casa.

Era bello stare a sentire Galloway sobbollire pian piano

sotto gli altri e poi scivolare glissando e stridendo in

zone che non avevano nulla a che fare con i motivetti fa-

cili in cui sfociavano tutti gli altri…. 

La sua chitarra era molto più vicina degli altri strumen-

ti alla voce. Inghiottiva stati d’animo e ne rimetteva in

circolo tre o quattro allo stesso tempo, il che era esatta-

mente quel che volevo…..

(M. Ondaatjie, Buddy Bolden Blues)

 

 

 

 

 

66 buddy bolden blus 3

 

66 BUDDY BOLDEN BLUES (3)ultima modifica: 2014-08-23T00:00:00+02:00da giuliano106
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