PER SCOPRIRE CHE LUI E’ DIVERSO

Precedenti capitoli:

così fra i geni della foresta mi volli ritirare/

e la natura con dio ammirare/

Prosegue in:

(ordine-e-disordine.html)

per scoprire che lui e’ diverso/

da come insegna quell’uomo (è Dio che lo dice

nulla io invento quanto da Lui detto)/ &

(ordine-e-disordine.html)


 

per scoprire che lui è diverso








Dalla verità cattolica codificata nel ‘Malleus’ e sinonimo di

‘razionalità’ sono dunque esclusi sia il mondo e la spiritua-

lità contadina originaria, sia la donna in quanto tale.

Appartenere alla sfera dell’esclusione è ri-prova del diabo-

lico.

…..E CIO’ VALE ANCHE PER GLI ABITATORI DELLE…

FORESTE:

“Come dice la Glossa: ‘pilosi’ sono gli uomini delle foreste,

irsuti, cioè Incubi e Satiri, che sono una specie di diavoli”.

Da ciò deriva anche la demonizzazione dei Fauni:

“…..I Silvani e i Fauni si sono comportati disonestamente

con le donne, concupendole e unendosi carnalmente con

loro”.

I Fauni vengono chiamati ‘Incubi’, cioè con lo stesso nome

con cui il ‘Malleus’ designa una delle due specie di diavoli,

riprendendo antiche credenze latine, da cui il detto ‘cerne-

re Faunos’ per esprimere le allucinazioni.

Mitici esseri ‘silvani’ per antonomasia, sono qui equipara-

ti ai Trollen delle tradizioni nordiche.

In realtà, prima dell’accezione popolare che accumuna

fauni e satiri – eccezione fatta propria da Sprenger e Insti-

tor – Fauno era  un’antichissima divinità italica assimilabi-

le al dio greco Pan, benevola e favorevole, protettrice delle

greggi e dei pastori.

In alcune tradizioni Fauno è padre o marito o fratello di

Bona Dèa, chiamata anche Fauna, equivalente femmini-

le di Fauno, degna di un culto rigorosamente femminile.

Fauno è dunque il simbolo della natura vivente, e posse-

deva il dono della divinazione, è divinità venerata come

….’genio dei boschi….’, provocatrice di visioni di sogno e

di incubi e rivelatore del futuro per mezzo di voci miste-

riose.

In quanto tutore dell’eco-sistema silvestre veniva raffi-

gurato metà uomo metà animale (capro) e con brevi cor-

na caprine. Zoccoli e corna, perciò, successivamente en-

treranno pari pari nell’iconografia del ‘diavolo’, a sua

volta equiparato ad un capro.

CHIARISSIMA risulta nel ‘Malleus’ la demonizazzione

delle foreste (da foris e stare), gli areali più lontani dal

centro razionale implicitamente individuato nella città,

storici luoghi di rifugio dei colpiti dal bando cittadino,

dei non integrati, dei poveri che lasciano la città inospi-

tale, e dei ribelli di ogni epoca (degli ereitici…dunque),

una massa di ‘eccentrici’ che alla fine pare quasi costi-

tuire un proprio e vero variegato popolo dei boschi, il

quale foris-stat.

Quanto più ci allontaniamo dal centro della razionali-

tà, tanto più si è in disarmonia e contrasto al sistema

privilegiato e del privilegio (della casta…), e proprio

questo è diabolico poiché:


Tutto l’ordine del privilegio si fonda innanzitutto e

originariamente in Dio e le creature vi partecipano a

seconda della vicinanza rispetto a lui.


Siamo dunque in presenza di una esplicita certificazio-

ne teologica della DIFFERENZA ECONOMICA e della

STRATIFICAZIONE SOCIALE:


CHI PIU’ POSSIEDE E’ VICINO A DIO,

CHI MENO POSSIEDE NE E’ MENO VICINO.


Impercettibile, da qui, è lo slittamento verso la doppia

equivalenza:

RICCHEZZA = DIO;

POVERTA’= DIAVOLO.

(Prosegue in: da come insegna quell’uomo)

(Mornese/Astori, L’eresia delle streghe)





 

per scoprire che lui è diverso

PER SCOPRIRE CHE LUI E’ DIVERSOultima modifica: 2012-09-25T00:00:00+02:00da giuliano106
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