TUNGUSKA (3)

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Tunguska 1

Tunguska 2

Prosegue in:

Cartesio: il genio e la contraddizione…..



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Il secondo episodio è datato 11 dicembre 1935 ed è avvenuto

nella regione di Rapununi, nella Guyana britannica.

La fonte principale di informazione è costituita da un artico-

lo pubblicato dalla rivista di astronomia ‘The Sky’, con il tito-

lo: ‘Tornado o impatto meteoritico?’, nel settembre del 1939.

L’articolo consiste nel crudo rapporto di Serge Korff, della

Bartol Research Foundation, Franklyn Institute, su quanto a-

veva visto un paio di mesi dopo l’esplosione.

La descrizione di Korff suggerisce che l’area colpita in Guya-

na potrebbe essere perfino più vasta di quella della taiga a

Tunguska.

Su sua richiesta, l’American Museum of Natural History a-

veva mandato un messaggio all’esploratore che stava perlu-

strando la zona, William Holden.


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Holden si arrampicò in cima al monte Marundi nel novembre

del 37; di lì vide chilometri di alberi abbattuti alle radici. Torna-

to a New York confermò la tesi di Korff; anche lui era convinto

che la devastazione fosse stata causata da un corpo cosmico.

Korff era riuscito poi a ottenere numerose testimonianze locali,

in particolare quella di un minatore scozzese, Godfrey David-

son, che si era svegliato per il gran fragore dell’esplosione.

Nel suo alloggio, pentole e altre suppellettili erano cadute sul

pavimento. Uscito di casa, Davidson vide nel cielo una striscia

rossa fiammeggiante.

Si recò nella giungla, seguendo la direzione della striscia, fino

a trovarsi ai limiti di un’area devastata.

 

meteoriti (due tunguska) (18)


Calcolò rozzamente che l’area doveva misurare circa sedici chi-

lometri per otto. Altri testimoni raccontarono di aver visto ‘qual-

cosa’ passare nel cielo, accampagnato da un terribile rumore.

Un pilota, Art Williams, affermò di aver visto dall’alto la zona

devastata e disse che aveva una forma oblunga più che circola-

re; anche a Tunguska la zona intorno all’epicentro dell’esplosio-

ne non è circolare, ha una strana forma a farfalla che ha suscita-

to dubbi nei primi esploratori.

Oggi si suppone, anche e soprattutto nel caso di Tunguska, che

la sagoma dell’epicentro dipenda esclusivamente dall’ampiezza

ridotta dell’angolo con cui i corpo è entrato nell’atmosfera.

Si suppone.

Ma non lo si sa per certo.

Torniamo di nuovo a Tunguska.

Le due piccole Tunguska non sono state indagate a sufficienza

per poter stabilire, in realtà, se abbiano o meno le stesse caratte-

ristiche della ‘sorella’ siberiana. Vedremo invece, in seguito, che

la drammatica esplosione nella taiga è stata studiata e analizza-

ta, che sono stati formulati modelli matematici dell’evento usan-

do ogni sorta di parametro fisico, che una vasta area della fore-

sta è stata battuta da decine di scienziati russi, ai quali si sono

aggiunti, dal 91, altri studiosi italiani…..

(N. Riccobono, Tunguska)





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TUNGUSKA (3)ultima modifica: 2012-11-08T00:00:00+01:00da giuliano106
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