DE L’INFINITO UNIVERSO E MONDI (3)

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Dialoghi con Pietro Autier 2

Bruno lungo il mio ‘Viaggio’:

 

de l'infinito universo e mondi 3

 

il giorno


 

 

 

 

 

Il principio formante attivo di questo universo in costante

mutamento si trova nell’infinità stessa di tale sostanza infi-

nita, la cui attività formante è vista da Bruno come una sor-

ta di lievito universale.

Bruno identifica tale principio formante con l’anima.

Nell’ambito dell’universo concepito dal filosofo, l’anima è

sempre divina e quindi intelligente, non essendoci anime

vegetative e nemmeno anime sensitive corrispondenti alla

tradizione gerarchica aristotelica. 

 

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L’anima di una pietra non sarà dunque differente da quella

di un corpo apparentemente superiore, quale un animale o

persino l’uomo: la sua particolare configurazione atomica

si presenterà semplicemente come un agglomerato meno

articolato dei sostrati di sostanza infinita – e persino questo

potrebbe essere un giudizio errato, dovuto alla nostra inca-

pacità di comprendere la particolare forma di vita delle pie-

tre. L’universo Bruniano risulterà essere popolato da un nu-

mero infinito di mondi. 

 

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E’ questa, infatti, la conseguenza logica del presupporre un

numero infinito di atomi i quali, imbevuti di ciò che Bruno

a volte definisce anima, a volte un ‘fluido vitale’, costante-

mente si raggruppano e si disgiungono dando origine a un

numero infinito di forme.

Il debito di Bruno nei confronti dell’antico atomismo è qui

chiaro ed esplicito.

 

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….L’universo infinito postulato da Bruno rappresenta una

cosmologia intelligibile nel moderno senso scientifico del

termine, secondo un’intelligibilità controllata da leggi che

sarebbero state definite, nel corso del secolo successivo, in

termini sempre più complessi e raffinati.

La visione bruniana, a ogni modo, propugnava già un cos-

mo di dimensioni illimitate in cui il movimento assume la

forma regolata di moto dei corpi più freddi intorno a corpi

caldi, o soli, sulla base dell’astronomia eliocentrica coperni-

cana.

 

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Si tratta di un cosmo in cui tale moto trova il suo fondamen-

to fisico-teorico nell’opposizione eterna e infinita di elementi

contrastanti, una concezione che deriva da Pitagora per il tra-

mite di Cusano, e in cui un’unica opposizione di base, il con-

trasto telesiano di caldo e freddo, è offerta come spiegazione

per il moto di tutti i pianeti nell’ambito dell’intero universo

infinito.

La consapevolezza da parte di Bruno dell’immensità di questo

universo infinito, nonché della complessità degli infiniti mu-

tamenti ai quali esso è necessariamente soggetto in quanto ri-

cettacolo della potenza assoluta di Dio, porteranno il filosofo

 

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ad assumere un atteggiamento problematico, (ma non contrad-

dittorio) nei confronti della moderna matematica e della ques-

tione epistemologica in generale.

Ciò nonostante, non si deve ignorare l’importanza del tentati-

vo bruniano di definire l’intelligibilità di un universo infinito,

composto da un numero infinito di mondi, nei termini propri

della nuova fisica.

(prosegue….)

 

 

 

 

 

 

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DE L’INFINITO UNIVERSO E MONDI (3)ultima modifica: 2012-12-24T00:00:00+01:00da giuliano106
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