GLI OCCHI DI Atget

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dialoghi con Pietro Autier &

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gli occhi di Atget

Foto del blog:

la casa

del popolo


 

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Colgo l’occasione attraverso queste ‘pagine di storia’

per presentare il mio nuovo blog:

gli occhi di Atget

Lo faccio ricordando il grande maestro che ha fatto

e farà per sempre storia: Theo Angelopoulos  e come suo

insegnamento trarrò spunto dall’opera di Eugene Atget

per rendere immortale con ugual pagine di storia e….

letteratura la sua preziosa ed irripetibile opera… archi-

vio ‘prezioso’ della memoria perduta.

Ed a loro dedico questa rima

…che il muro della vita

non ci porti via anche …

l’eterna sua poesia…

(Pietro Autier)


 

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Chi ha brama solo di beni terreni

E in essi cerca i diletti più pieni,

E’ matto tutto, stolto e senza freni.

E’ un pazzo chi vorrà beni ammassare

Senza volersi d’altro dilettare:

Che ne farà dell’oro che si è preso

(con tanto inganno ma dicono ingegno…?)

…Quando sarà nella tomba disceso?

 

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Ma assai più pazzo di costui è ancora

Chi spensierato manderà in malora

Ciò che da Dio gli è stato regalato

Perché sia saggiamente amministrato,

E ne renderà conto, e non invano,

Perdendo assai di più che piede e mano.

 

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Un pazzo a eredi e amici assai procura,

Ma dell’anima sua non si dà cura:

Penuria teme nella vita odierna

E non ha mente per la vita eterna.

 

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Povero matto, cieco alla menzogna:

Fuggi la scabbia, e ti trovi la rogna!

 Vuole questi i profitti del peccato,

E nel fuoco d’abisso andrà bruciato:

Di lui pensiero non si dan gli eredi,

E non spendono certo un soldo, credi,

Per trarlo dal profondo dell’inferno.

 

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Dai, finché vivi, in lode dell’Eterno

Ché, morto tu, ben altro è il tuo Signore,

E in questa vita devi fare onore.

Un saggio mai qui in terra s’è affannato

Ad ammassare beni e far mercato.

 

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Conoscere se stesso è la sua mèta,

Ben più proficua al saggio che moneta!

E’ accaduto che Grasso fu ingozzato

Di quell’oro che tanto ebbe bramato;

Cratete invece il suo gettò nel mare,

Ché gli avrebbe impedito di imparare.

Chi sol di quanto è transitorio è vago,

L’anima sua seppellisce nel brago.

(S. Brant)




 

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