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La tela della tenda sventolava su e giù per la grande confusione,
anche se non c’era vento.
Il grande pilastro al centro del tendone, aveva un’aria alquanto
instabile. Qualcuno aveva comprato da bere dal venditore am-
bulante dell’Imperatrice, dei veri intenditori!
Finalmente arrivò il momento per cui avevano affrontato quel
lungo viaggio. Il momento iniziale in cui quella voce ruppe il
silenzio come il grido di un animale in calore.
I blues dell’Imperatrice erano dei veri e propri ululati.
Ciminciò con ‘Florida Bounds Blues’.
Mentre il concerto proseguiva uno dei musicisti uscì alla ricer-
ca di un po’ di fresco e vide un gruppo di uomini incappucciati
che cercavano di fare crollare la tenda.
Il musicista si sentì mancare alla vista delle loro tuniche bian-
che.
Erano già riusciti a togliere diversi paletti.
Corse subito subito ad avvertire l’Imperatrice.
La Regina ordinò agli attrezzisti di seguirla dietro il tendone,
senza spiegargli perché. Ma quelli, quando videro gli uomini
del KKK, scapparono a gambe levate. L’Imperatrice si trovò
ad affrontare da sola i membri del Klan:
– ‘Se necessario farò uscire tutta la dannata tenda.
…Prendetevi i vostri lenzuoli e andatevene’.
Gli uomini del Klan, scioccati, restarono lì senza fiato a guar-
dare l’Imperatrice che li insultava gridando, poi all’improvvi-
so sparirono nell’oscurità.
Avvicinandosi agli attrezzisti l’Imperatrice disse:
– ‘Non ho mai sentito un branco di imbecilli…’
e aggiunse:
– ‘Hei Boy torna a casa con il tuo bel lenzuolo bianco dal
papà che ti dà un po’ di buon latte……’.
(J. Kay, Bessie Smith)