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di là del fiume e tra gli alberi
(Dialoghi con Pietro Autier 2)
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Giuliano Lazzari: Frammenti in Rima
Quelli della squadra stavano aspettando nell’officina: c’erano lo
Smilzo e gli altri giovani….
– Ci sono sei motociclette in paese: io vado da Breschi a prendere
la ‘Guzzi’ da corsa, voi andate a prendere le altre. Se non ve le dan-
no, sparate!!
Scattarono.
Don Camillo corse da Breschi.
– Se non mi dai la moto, questo bambino muore. E se muore io ti
rompo il collo!!
Disse don Camillo.
Non aprirono neanche la bocca e gli piangeva il cuore pensando
a quelle macchine veloci, volano più rapide del vento…, nuove
di zecca, buttate allo sbaraglio in mezzo al fango e alla notte….
…per quei bambini….
Dieci minuti dopo la squadra era al completo, sulle motociclet-
te rombanti. C’era qualche testa rotta in qualche casa, ma don
Camillo disse che questo non aveva importanza.
– Siamo in sei: uno deve arrivare per forza in città,
spiegò don Camillo.
Egli era a cavalcioni della ‘Guzzi’ da corsa, rossa e scintillante, e
aveva il bambino in grembo. Se lo fece assicurare bene col mantel-
lo e una corda, poi partì.
Due davanti, due dietro affiancati, in mezzo don Camillo e, davanti
a tutti, Peppone sulla enorme ‘DKW’ di Bolla, lungo le strade buie
e deserte e squallide della Bassa, la ‘Volante’, saetta sotto la piog-
gia e la neve.
La strada è viscida, le curve improvvise e insidiose.
Le ruote rasentano i fossi, i muri: ma la ‘Volante’ non si ferma.
Via, via, via dentro il fango, in mezzo al ghiaietto.
Ed ecco la grande strada asfaltata.
Le macchine rombano, ed è una corsa folle (contro il tempo).
Ma, ad un tratto, don Camillo sente un gemito doloroso usci-
re dal fagotto che ha in grembo. Bisogna far più presto.
– Gesù,
implora don Camillo a denti stretti.
– Gesù, dammi ancora del gas!!
– Gesù li posso salvare!!!
Ed ecco che la ‘Guzzi’ ha come un balzo. Pare più veloce di un
aereo ultima generazione. Pare che dentro i cilindri abbia tutta
la fabbrica di Mandello, o quella grande che ha visto nel nuovo
continente, con tutta la commissione al completo…
VIA, VIA!!!!
Li passa tutti e Peppone se la vede sgusciare di fianco e non può
seguirla perché non ha più niente da girare: lui non ha un Gesù
come quello di don Camillo cui chiedere ancora del gas….!!
Corre la ‘Volante’ nella notte, ed è una corsa infernale…
MA DON CAMILLO ASSIEME AL SUO PEPPONE…..VOLANO…
Don Camillo non seppe mai come arrivò.
Gli dissero che egli arrivò con un bambino (forse cento, forse…
migliaia…) in braccio, assieme a Peppone, prese per il collo il
portiere d’ospedale, poi spaccò con una spallata una porta, poi
minacciò di stritolare la testa a un dottore.
Il fatto è che la ‘Volante’ ritornò senza il bambino, senza soldi,
senza troppa credibilità…
….Il fatto che ormai il bambino aveva solo bisogno di un po’ di
riposo nella bella camerina all’ospedale.
Ritornò la ‘Volante’ la notte stessa, ed entrò in tanti paesi romban-
do più veloci e rumorosi di un aeroplano, quelli ultima generazio-
ne…..PIENI DI GLORIOSO FANGO!!!
(Guareschi, Don Camillo e il suo gregge)
….Due volanti…