MANAS (10)

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Prosegue in:

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i miei libri


 

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Ritorniamo al 129° inno del X libro del Rg-Veda in cui, alla

4° strofa, il cantore ci parla di Amore e Mente: “All’inizio sor-

se poi l’Amore, che era il primo seme della Mente. Scrutan-

do nei loro cuori i sapienti scoprirono, con la loro saggezza,

il legame tra l’essere e il non-essere”.

 

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Secondo l’interpretazione vedica, rispetto all’Uno e al Nulla

presenti nelle Acque al momento della Creazione, cosa rap-

presentano il Kama e il manas?

Il termine kama deriva dalla radice verbale kam ‘desiderare,

amare’, connessa alle radici ka e kan ‘gioire, sentir piacere’,

la quale è composta, secondo chi scrive, da ka e dalla con-

sonante m, simbolo del… ‘limite’….  

Pertanto ‘ciò che de-finisce (m) le Acque lucenti (ka)’, o an-

che ‘la misura (m) del desiderio (ka) delle Acque lucenti 

(ka)’ definiscono bene il senso della parola kama. 

E’ mediante il piacere creativo di kama che eka, l’Uno, in-

vade con la sua luce (ka) l’impenetrabile buio delle Acque

primordiali (na), e le sottrae al dominio del Nulla renden-

dole visibili.

 

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D’altro canto, secondo quanto ci è stato tramandato, il ka-

ma è sempre stato connesso con le Acque. La correlazione

linguistica tra ka, ‘acqua’, ‘luce’; Eka ‘luce sorgente dalle 

acque’, e kama ‘dimensione gioiosa delle Acque lucenti’ 

ci conferma la fondatezza di tale tradizione culturale.

Ora, se a causa del desiderio creatore di Eka il kama ap-

pare come la facoltà generativa e riproduttiva delle Ac-

que luminose, che cosa rappresenta il manas da cui il

kama è sorto?

Il termine manas deriva dal verbo sanscrito man ‘pensare’,

(il Primo Pensiero….). Se scomponiamo man nelle due ra-

dici che lo formano, m ‘limite’ e an ‘avvio dell’energia del-

le acque’, il senso di manas sarà ‘la misura (m) della vita-

lità delle acque (an)’, ovvero ‘la dimensione (m) del loro

respiro (an)’.

 

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Se Eka e Kama hanno dunque la facoltà di rendere lumi-

noso e percepibile al nostro intelletto e ai nostri sensi l’-

Universo del na-sat (il non-essere, il nulla), così an e ma-

nas hanno quella di renderlo animato (an) nonché rico-

noscibile (manas).

Il legame tra essere e non-essere, sato bandhum asati, che

i sapienti vedici avevano trovato nei loro cuori finalmen-

te ci si rivela: è quello tra le Acque luminose dell’Uno,

Eka, e le Acque oscure del Nulla, na.


Colui dal quale la Creazione provenne, può averla 

decisa egli stesso. Oppure no. Colui che vigila nell’-

alto del cielo forse ne conosce l’origine. E forse no..’

(Chi fu il Primo Dio e chi i suoi Dèi……).


Questi quesiti e il dubbio, apriranno la strada alla suc-

cessiva metafisica indoeuropea stimolando altresì il con-

fronto fra scienza e fede.

Essi sono ancora attuali, dal profondo del mito e della 

… POESIA vedica, ci inviano il loro messaggio di sensi-

bilità e di intelligenza……

Molto prima della Bibbia con la POESIA nasceva la pa-

rola e il DUBBIO, senza il DUBBIO non avremmo….. il

libero arbitrio e la facoltà della ragione che ci distingue

dalle macchine e dalle bestie (senza arrecare offesa a 

quest’ultime….).

(F. Randich, L’origine delle lingue Indoeuropee)  







 

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MANAS (10)ultima modifica: 2013-11-09T00:00:00+01:00da giuliano106
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