DISTANZE (2)

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Distanze (1)

Prosegue in:

L’uomo e il mondo materiale (3) &

Intermezzo con… urla (contro Invetriata…)

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i miei libri

 

distanze 2

 

 

  

 

 

Marcione ha elaborato la sua teologia in forma di ‘antitesi’:

questo era il titolo di uno dei suoi libri perduti.

La maggior parte di tali antitesi consistevano in attributi

dei due dèi.

L’uno è l”artigiano’ (demiurgo), il ‘Dio della creazione’, il 

‘reggitore di questo eone’, ‘conosciuto’ e ‘predicabile’; l’al-

tro è il Dio ‘nascosto’, ‘sconosciuto’, ‘incomprensibile’, ‘im-

predicabile’, ‘estraneo’, ‘lo straniero’, ‘l’altro’, ‘il diverso’ ed

anche ‘il nuovo’.

(Eppure per quanto possa sembrare ‘assurdo o strano’, nel-

l’Apostolo Paolo, riscontriamo un movimento verso lo gno-

sticismo, un esempio appare nella lettura della ‘Lettera agli

Efesini’, il cui fondo gnostico è stato messo in luce da H.

Schlier. E’ difficile provare che essa sia stata scritta dopo la

morte di Paolo e la caduta del tempio, anche se, sulla base

degli studi più recenti, questa teoria ha acquisito credibili-

tà.

In ogni caso siamo vicini alla ‘gnosi’. I cristiani vivono già 

nelle regioni celesti; la Chiesa è già salita al cielo per rende- 

re nota la Sapienza di Dio ai principati e alle potestà.

‘La nostra lotta, dice l’autore, è contro i principati, contro

le potestà, contro i dominatori (re o monarchi..) di questo

mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagi-

tà, dell’inganno, della guerra, che sono spesso i luoghi ce-

lesti’. Queste forze spirituali sono quasi certamente degli

angeli planetari….)

Come il dio-creatore è conosciuto, evidente e ‘giusto’, co-

sì il vero Dio è conosciuto, straniero e buono.

Egli è conosciuto perché il mondo non dice niente di lui.

Non avendo parte nella creazione, non esiste in tutta la na-

tura traccia alcuna che possa anche soltanto far sospettare

la sua esistenza.

Come riassume Tertulliano: ‘Il Dio di Marcione è conosciu-

to ‘per via naturale’ e mai rivelato tranne che che nel Van-

gelo’.

Non essendo l’autore del mondo e neppure dell’uomo,……

egli è anche lo straniero. In altre parole, nessun legame na-

turale, nessuna relazione preesistente lo collega con le crea-

ture di questo mondo e non vi è nessun obbligo da parte

sua di preoccuparsi del destino dell’uomo.

Per Marcione è evidente che egli non entra in alcun modo 

nel governo fisico del mondo: volle eliminare dal Vangelo

come interpolazioni giudaiche quei detti del Signore laddo-

ve si dice ad esempio che il Padre si prende cura dei passe-

ri e tiene conto del numero di capelli che ognuno ha in testa. 

Il Padre proclamato da Gesù Cristo non avrebbe potuto oc-

cuparsi di ciò che riguarda la natura o il suo dio.

….La sola attività con la quale il Dio buono interviene nel 

mondo e il suo unico rapporto con esso è quello di aver man-

dato suo Figlio per redimere l’uomo dal mondo e dal suo dio…

(H. Jonas, Lo gnosticismo)

 

 

 

 

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