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Il sociologo liberale E. A. Ross, dopo uno studio durato sedici mesi,
pubblicò un rapporto intitolato: ‘The Old World in the New’, nel quale
dichiarava, tra le altre cose, che i popoli mediterranei erano inclini al
sesso e alla violenza ed erano irrazionali per natura; gli slavi, un
popolo passivo di ignoranza e superstizione, picchiavano le loro
donne ed erano alcolisti; gli ebrei riuniti in clan, infidi e segreti negli
affari.
Un altro eugenista, Madison Grant, aggiunse alla lista gli indù, ‘che
per anni erano stati a contatto con le migliori civiltà ma non avevano
da ciò tratto alcun beneficio, né intellettualmente, né moralmente,
né fisicamente’ e i neri, che ‘sono volontari seguaci dei nordici e che
chiedono solamente di obbedire e di assecondare gli ideali e i
desideri della razza padrona’.
I germanici, d’altro canto, furono considerati come ‘razza di grandi
energie e volontà, vigorosi, ricchi d’immaginazione e molto intelligenti’.
La crisi e il crollo del mercato del 929 ebbero un profondo impatto
sulla filosofia eugenetica.
La depressione servì da grande livellatore non appena milioni di
americani – nordici, italiani, Wasp ed ebrei – si ritrovarono nelle
stesse condizioni di povertà e di privazione. La distinzione
biologica cedette il passo a un comune e allargato senso di solidarietà
tra tutti coloro che durante la depressione dovettero far fronte al
proprio sostentamento.
L’ascesa al potere di Hitler fu l’altro importante fatto che sta dietro
il declino del movimento eugenetico in America.
Ironicamente, nel 1925, H.H. Newman, professore emerito di Zoologia
dell’Università di Chicago, scrisse le seguenti parole:
Non è necessario ricordare solo i giorni dell’Inquisizione spagnola
o della caccia alle streghe di Salem per comprendere quali errori
paurosi e grossolani il giudizio umano sia capace di commettere,
ma è improbabile che il mondo veda un’altra grande inquisizione
religiosa o che nell’applicare all’uomo le nuove leggi trovate sull’
ereditarietà, venga intrapresa un’inquisizione altrettanto deplorevole.
Nello stesso anno, ufficiali tedeschi contattavano i governi dei vari
Stati federali per acquisire informazioni circa le leggi americane
sulla sterilizzazione. Uno dei maggiori difensori dell’eugenetica
dell’epoca in Germania rimarcò che, ‘quello che viene promosso
dagli igienisti razziali non è per niente nuovo o qualcosa di mai
sentito. In una nazione colta e di prim’ordine, gli Stati Uniti d’America,
alla quale noi ci sforziamo di somigliare, questo concetto venne
introdotto molto tempo fa. E’ tutto molto semplice e chiaro’.
Mentre gli eugenisti tedeschi erano occupati a leggere i rapporti
sulle leggi sulla sterilizzazione degli Stati Uniti, in Germania
veniva pubblicata la prima edizione di ‘Mein Kampf’.
In questo libro Hitler proclamava:
Il mischiarsi delle razze superiori e di quelle inferiori è chiaramente
contro l’intento della natura e implica l’estinzione della superiore razza
ariana. Ogniqualvolta il sangue ariano è stato mischiato a quello
delle persone inferiori, il risultato è stato quello di eliminare coloro
i quali sono portatori della cultura (???).
Hitler prese il potere nel 1932.
Quasi immediatamente, il ministro dell’Interno, Wilhelm Frick,
annunciò al mondo che ‘le sorti della pulizia razziale del Terzo
Reich e del popolo tedesco verranno unite indossolubilmente’.
(J. Rifkin, Il secolo biotech)