ATTRAVERSO L’UDIRE

Precedenti capitoli:

la grande liberazione &

( 1) rocce Dèi montagne verità

  2) sul sentiero della storia

  3) il viaggio)

Prosegue in:

il secondo gradino

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la grande liberazione

attraverso l’udire


 

attraverso l'udire







(Da la grande liberazione)

Solo dopo il fallimento di queste prime invocazioni, i

Buddha svaniscono lasciando il posto ad altre, più spa-

ventose visioni.

Sempre in cicli di sette giorni, divinità adirate infuriano

nel cervello: mostri che portano ossa e serpenti a mo’ di

gioielli. Né le consorti a essi avvinghiate, che si cibano

di sangue sorbito da teschi, offrono conforto.

Eppure, persino a questo punto, se lo spirito del morto

riconosce questi esseri come aspetti di dèi da venerare,

e infine come emanazioni dell’io, ha la possibilità di li-

berarsi ed entrare nel regno dei Bodhisattva.


‘O figlio di nobile famiglia, quando una simile appari-

zione ti si manifesterà, non temere, non spaventarti.

Siccome adesso il tuo corpo non è più un corpo mate-

riale, ma un corpo mentale, costituito dalle propensio-

ni del tuo karma, anche se egli voglia ucciderti e farti

a pezzi, tu non puoi morire….’


Ma se lo spirito non scaccia questi fantasmi, sprofon-

da ancor di più nell’illusione.

Il terrore indotto dalle sue azioni passate si intensifica.

Le divinità che bevono sangue divengono tutt’uno con

Yama, il signore della morte, il cui specchio anche ora

riflette i peccati dei pellegrini che arrancano intorno al

Kailash per raggiungere il passo della….. compassione.

Il corpo astrale del morto può spostarsi ovunque desi-

deri, ma la sua infelicità non fa che crescere.

Esso fa ritorno alla sua vecchia casa, ma non può rien-

trare nel corpo fisico, anche se esiste ancora.

Ascolta i suoi familiari che lo piangono, ma quando li

chiama, loro non lo sentono.

Ora le sue azioni passate si addensano come un uraga-

no dietro di lui.

Uno alla volta gli dèi infernali, acquistando credito di-

ventano più spaventosi. Lo spirito fugge nell’oscurità,

sente le montagne sgretolarsi, cerca di infilarsi nei cre-

pacci. Alla fine Yama ne soppesa i peccati e le virtù con

sassolini bianchi e neri, quindi decapita e smembra lo

spirito immortale, il quale ancora non capisce che si

tratta di un’altra illusione.


‘O figlio di nobile famiglia…. Se anche adesso sarai

distratto, le corde della celeste misericordia si spez-

zeranno e cadrai in luoghi da dove non ti puoi sal-

vare. Sta’ dunque attento…..’


Quindi i morti sono condannati alla reincarnazione.

Essi vengono messi di fronte a sei porte ‘porte dell’-

utero’ che conducono alle sfere degli dèi mortali, de-

gli uomini rinati, degli animali, degli spettri e infine

alla sfera infernale.

Lo spirito inizia a riconoscere il bambino a cui è de-

stinato. Tuttavia, anche qui sono previste preghiere

e pratiche per ostruire un utero ed entrare in un al-

tro.

Alla fine del funerale, il lama che lo officia muove

un cartello con il nome del morto per chiudere gli

uteri e conciliare i peccati finché lo spirito non ha

trovato il proprio posto.

(Colin Thubron, Verso la montagna sacra)





 

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