DAL BATTERIO A PASTEUR (12)

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Senza dubbio l’asimmetria molecolare non rivela nulla sull’

origine del mondo, sulla fonte primaria delle manifestazio-

ni della vita.

Se si considerano fondate le ipotesi di Pasteur, essa ci fa risa-

lire un po’ più su in quella catena delle operazioni della natu-

ra, ci svela questa complessità orientata alla perfezione, questa

organizzazione dove i processi logici, il gioco razionale degli

elementi avversi non è mai sostituito dal miracolo, da queste

ellissi che dovrebbero essere proprie del divino.

Si può pensare, è vero, che questo ordine rigoroso dove tutto

scaturisce ineluttabilmente da ciò che lo precede o che a lui

è connesso, in un’immagine di equilibrio, armonioso, è giusta-

mente il segno della potenza intelligente che governa l’universo

e che avendo creato, dato il via alla ‘forza delle cose’ non deve

più intervenire nel loro svolgimento. 

Che tutto quello che oggi è spiegabile lo sia senza dover invo-

care l’azione di un Essere supremo, non prova evidentemente

che Esso non esiste, potendosi invece situare a monte delle

nostre scienze. Esisterà sempre questo al-di-là della conoscenza

umana, questo infinito che disarma la ragione e dove può trova-

re ospitalità qualsiasi principio nato della nostra immaginazione,

dalle nostre necessità.

Collegando, in modo ancora più stretto di quanto non sia stato

fatto fino ad ora, la nostra natura terrestre e l’uomo all’universo,

vedendo l’influenza delle forze cosmiche in seno alla cellula vi-

vente, Pasteur non ci autorizza a pensare che ciò che noi chiamia-

mo la nostra anima potrebbe essere solo una particella, appena e

in modo molto provvisorio, differenziata da un’irradiazione ge-

nerale?

Quando in sostanza scrive nei suoi appunti: 

E’ un caso che il movimento asimmetrico della luce solare abbia

la stessa direzione che prendono gli atomi di carbone e di ossi-

geno, nell’attimo in cui entrano nelle molecole?

Non può non avere la tentazione di chiedersi, se espressioni ‘es-

seri di luce’ o ‘figli della luce’, usate dai teologi cristiani per desi-

gnare gli uomini abitati dalla fede e sicuri della salvezza, non

debbano d’ora in poi avere un’eccezione concreta. (forse il dibat-

tito è ancora aperto….)

(P. Gascar, La strada di Pasteur)

 

 

 

 

 

 

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