NULLA CHE POSSA ESSERE NARRATO COME LA STORIA DEL VERO CREATO (4)

Precedenti capitoli:

Dopo cosa rimarrà?  (2/1)

L’inizio di una nuova fine  (3)

Nulla che possa essere narrato….(4)

Foto del blog:

L’inizio di una nuova fine (1)  &  (2)  &

La bilancia dello stress (1)  &  (2)

Da:

i miei libri

Le fotografie del presente post

sono di K. Kowalski

Testi tratti da Frammenti in Rima

di G. Lazzari:

Terzo Dialogo con Pietro &

Primo Dialogo con la Creazione

 

 

ae18

 

 

 

 

 

L’anima avanza,

diviene troppo calore,

gas scomposto informe incolore,

poi pian piano cruda creanza,

danzando s’accoppia

e muta sostanza.

Il gas si confonde nel groviglio

della mischia,

a fina materia che pian piano

s’aggruma,

come sangue avanzato

da un corpo,

che no!

Non è morto,

ma appena nato…,

…in questo sogno contorto. (22)

 

ae30 kacper

 

Nel groviglio di questo tormento,

l’amore diviene lento concepimento.

Sostanza nell’anima che avanza,

e rimane invischiata

nella scura materia.

Colore e luce di un primo sole,

troppo calore nel cielo

che appena intravede,

il pallido riflesso di tante stelle.

Nate prima dell’anima che cammina…,

su questa antica dottrina.

Molto prima che la donna scivola

su questo grande altopiano.

Molto prima dell’uomo

che chiede un ultimo perdono. (23)

 

ae33 kacper

 

Amore nel letto di un fiume,

poi calore per il tormento

di un Dio appena creato.

Diavolo che chiede confessione,

per ciò che non ha mai visto

e provato,

in questo antico Creato.

Come un sogno mai rivelato,

nel sogno di un Universo

mai pregato…,

nella sua  divina dottrina. (24)

 

ae50 kacper

 

Cielo troppo vasto

in fondo ad un intruglio,

è una spina di rosa

e l’urlo di un mare,

nella grande spirale

di una bella conchiglia.

In cima alla strada

che porta alla collina,

incastrata nel ventre

di una montagna,

è solo parola

di un’oscuro profeta.

Alla musica e alla strofa

di un numero inciso sul guscio,

ha preferito la voce di un Dio

chiuso all’amore e muto nel gesto.

Perché nell’odio costruisce

la sua dottrina,

inchiodata in una sola disciplina,

come maestra imperfetta di vita. (25)

 

FeatureKacperKowalski005

 

L’uomo e la donna si sono

già baciati

con l’occhio della memoria.

Gene nascosto oscuro ricordo,

per questo l’abbraccio

diventa più stretto

di un oscuro destino,

…confuso….,

con un primo peccato

mai nato.

L’amore ossessione,

il passo indeciso,

non può che mutar

…l’intero destino. (26)

 

ae31 kacper

 

La luce divièn fioca,

il freddo gela le ossa,

perfino nella grotta

dove la donna riposa

e un’altra anima s’accosta.

Nel grembo ancora acerbo

di un lento patimento.

Per un altro pensiero,

che all’uscio di un sogno

mai morto,

di un Dio ora di nuovo risorto,

canta il dolore in un lampo

di vita.

Incisa sulla pietra di una mano

che lascia l’impronta,

un sogno appena intuito

sull’uscio della memoria. (27)

 

ae 41 kapler

 

Non ancora pittura sicura,

o tratto che nasce

dalla certezza,

anima che svela la lenta venuta.

Sogno non del tutto compreso,

freccia senza direzione né tempo.

Racconta il dardo di un lontano

ricordo,

fiera inseguita,

sangue rosso di un sacrificio

mai morto.

Un rantolo di dolore per il tempo

che scorre,

geroglifico di vita senza un Dio

che la rincorre.

Sogno confuso e qualcosa che sembra

un intruglio,

rito scolpito nella memoria

di un antica e lunga corsa.

Da una lontana e ormai morta terra,

mi porta sul grembo…,

…..di una nuova scoperta. (28)

 

ae 36 kacper

 

La branchia muta il pesce in uccello,

l’anima prigioniera appena scolpita.

Una certezza mai spenta

in un sogno che non aspetta,

incastrato nel muto ricordo

di una fuga come ali al vento,

e nel volo di un pensiero mai morto.

Muta la forma, cambia il colore,

anima mundi del nostro amore.

Un lento strisciare su un ghiaccio

infinito,

come il colore di quel Dio

che mai muore,

in questo specchio di neve.

Muta solo forma e elemento,

e rinchiude l’intera simmetria

in un’antica prigione di

muto dolore. (29)

 

ae 50 kacper

 

Eresia che vuole il Secondo Dio

con troppo odio e senza amore,

il Primo non visto

appena accennato,

fuori da questo tormento,

…..questo patibolo strano.

Asimmetrico al mondo da loro

appena…pensato. (30)

 

 

 

 

 

ae 35 kacper

 

NULLA CHE POSSA ESSERE NARRATO COME LA STORIA DEL VERO CREATO (4)ultima modifica: 2015-02-05T00:00:27+01:00da giuliano106
Reposta per primo quest’articolo