Precedenti capitoli:
Prosegue in:
Foto del blog:
L’arte della menzogna (1) & (2)
Da:
Certo da lì a poco è entrato nel buio di una malattia intolle-
rabile, e il 17 marzo ha fatto chiedere proprio a Stalin il ve-
leno per suicidarsi a fronte di dolori sempre più insosteni-
bili.
Richiesta che il gruppo dirigente del Partito respinse.
Ma la lettera di trasmissione della Krupskaja non significa
affatto che fino a quel momento la ‘Lettera al Congresso’ fos-
se rimasta ignota al vertice del Partito.
Ora sappiamo per certo che non è così.
Nel luglio del 1991 un giovane storico, Jurij Buranov, ha tro-
vato nell’archivio del PCUS il biglietto di trasmissione che
accompagnava l’intero materiale compreso l”addendum’
del 4 gennaio: esso è datato ‘Mosca, 7 giugno 1923’.
Il biglietto viene da Kujbysev, un fedelissimo di Stalin non-
ché segretario del CC, ed è indirizzato a Kemenev, in quel
momento alleato di Stalin.
A questo punto è giusto chiedersi, prima di proseguire in
questa ricostruzione, in che cosa consistesse l”autografo’.
Trattandosi di testi dettati, sono copie dattiloscritte, rivi-
ste dall’autore, opera di varie segretarie, di cui si conosco-
no nomi e ruoli: la Volodiceva ha dattiloscritto il testo più
ampio della ‘Lettera al Congresso (23-25 dic. ’22), la Foti-
eva l”addendum’ (di cui Lenin era perfettamente consape-
vole…) (4 gennaio) sulla rimozione di Stalin.
Le ‘testimonianze’ di queste segretarie sono incluse nella
parte finale (anche se taluni storici, non accreditati nel
presente volume, “confermano” il ruolo ‘assegnato’ alle
segretarie, è più che certo che Lenin essendo a conoscen-
za dei metodi del regime, in un’ultima abbagliante ‘luce
di verità e lucidità politica’, data dal suo ‘genio rivoluzio-
nario’, abbia deciso di servirsi di quegli stessi metodi per
precisi fini nell’interesse della collettività.) della grande
Opera Omnia…di Lenin (1964).
Ma le loro testimonianze più interessanti sono affidate
a una lunga intervista raccolta da A. Bek. Secondo que-
ste testimonianze, qualcuno (in assenza di indicazioni
da parte di Lenin) suggerì alla Volodiceva, a dettatura
appena conclusa – Lenin aveva solo brevi periodi di lu-
cidità di lavoro -, di recapitare a Stalin il testo del 23
dicembre.
Così si ricostruisce il cammino per lo meno di quel fo-
glio: quello, ricordiamo, che concede molto alle richie-
ste di Trockij sul GOSPLAN.
La trascrizione che viene fatta recapitare a Stalin gli
giunge mentre sono con lui Bucharin, Ordzonikidze,
la Allilueva. Stalin fa bruciare l”originale’ (anche se
come ripeto, non sia da escludere che Lenin avesse
previsto questa mossa politica, forse se non addirit-
tura… sollecitata…per evidenziarne il vero caratte-
re in seno ai vertici dello stesso partito) dopo……
averne fatto trarre una ‘copia’ a mano e le consuete cin-
que copie a macchina per Lenin….
Buranov ha rintracciato ‘la copia manoscritta dalla Alli-
lueva (fotografica) e ha scoperto che lì, nel capoverso
sul GOSPLAN, manca una frase.
Sembrava che Lenin avesse scritto:
‘Penso di proporre all’attenzione del Congresso di dare,
a certe condizioni, un carattere legislativo alle decisio-
ni del GOSPLAN, andando incontro, a questo riguardo,
al compagno … Bianco Trockij…..’
Invece nell’esemplare vergato dalla Allilueva rintrac-
ciato da Buranov, queste ultime parole, molto limita-
tive, mancano.
L’ipotesi (prevista dallo stesso Lenin…) di una interpo-
lazione voluta da Stalin col fine di depotenziare il sug-
gerimento di Lenin di ‘andare incontro’ al Bianco Tro-
ckij sembra la più probabile. Per essere efficace la ma-
nipolazione doveva essere fatta subito, prima che na-
scessero le cinque copie: una delle quali andava depo-
sitata nell’archivio personale di Lenin e avrebbe, sem-
pre un domani, creato serio imbarazzo… per un certo
tipo di … fede politica….. e di conseguenza per una de-
terminata condotta……morale adottata da…….
(L. Canfora, La Storia Falsa…)