Precedente capitolo:
Prosegue in:
Il mio ultimo libro:
Foto del blog:
Un sito:
Usciti in strada, se aveste chiesto agli eruditi locali (ma non solo…)
di mostrarvi il contenuto della loro biblioteca, sarebbero stati ansio-
si di porgervi, oltre a copie del ‘Salterio’ e dell”Apocalisse’, una
copia dell’unico…grande libro ….dello ‘Physiologus’, poiché quelli
erano i libri più illuminati del tempo….
Il Physiologus era un’opera moralizzante e didattica dove gli ele-
menti della storia naturale, ovvero degli animali che studiava, ve-
getali e minerali, venivano presentati allegoricamente come riflessi
dell’ordine morale nell’universo di Dio.
La curiosità di un naturalista sugli ‘animali’ esisteva appena.
Gli ‘animali’ erano presi in considerazione in quanto fonte di cibo,
vestiario e profitto economico, in qualità di bestie da soma o di
simboli. Non ci si preoccupava troppo di separare i fatti dal fol-
klore: visto che l’animale era un oggetto, alla stregua di una pietra,
non esisteva alcun motivo per farlo.
La voce di ogni animale nello Physiologus era preceduta da una
citazione tratta dalla Bibbia e seguita da una lezione morale.
Le illustrazioni di corredo, che ben poco avevano a che fare col mon-
do della natura, costituivano immaginose interpretazioni del lemma,
esso stesso concepito per adattarsi alle Sacre Scritture e produrre una
lezione morale.
La voce sui lupi, che vi fissa dal basso in latino, avrebbe contenuto
una storia naturale dell’animale tanto attendibile quanto efficace sa-
rebbe stata la sua zampa come cura contro il gozzo in un ospedale
moderno.
Esito a individuare nella Chiesa l’unica responsabile di tale igno-
ranza. E’ ovvio che non è questo il caso, ma inevitabilmente la Chie-
sa, controllando con forza sia la pubblicazione dei libri sia le istitu-
zioni deputate all’apprendimento, influenzò in modo profondo il
progresso della storia naturale soggiogandola al vincolo (o meglio
truffandolo) teologico e forse anche laico a idee preconcette.
(B. Lopez, Lupi)