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Si concorda nel fare e nel dire della Gnosi un’eresia cristiana.
Ramo maledetto che spunta dal tronco dell’ortodossia, lo gno-
sticismo nasce con il cristianesimo e all’interno della Chiesa,
della quale inizia a macchiare la verginità immacolata alla
morte degli Apostoli o al tempo di Traiano o di Adriano.
A dannare questi cristiani sono stati indubbiamente i dèmo-
ni tutti intenti a distruggere la Chiesa nascente, a screditar-
la agli occhi dei pagani suscitando questi insensati dediti a
pratiche immonde e che osano fregiarsi del titolo di cristia-
ni.
E’ stata soprattutto una riflessione troppo ostinata sull’ori-
gine e sul senso del male: a forza di chiedersi ‘donde viene il
male?‘ o ‘donde il male e perché?’, sono essi stessi caduti nel
male.
Questa ‘eresia’ infine – è la tesi fondamentale degli eresiologi
– è nata dalla contaminazione del cristianesimo a opera della
filosofia greca: una setta gnostica sarà un pitagorismo, o un
platonismo, o un cinismo che si presume cristiano; un’altra
la mostruosa mescolanza dell’astrologia con la Scrittura, ecc.
E’ ovvio che il movimento può solo essere posteriore al cri-
stianesimo.
In una simile concezione, è quasi una tautologia.
L’eresia dice pressappoco Tertulliano ‘non può venire che dopo
l’ortodossia perché ha senso solamente rispetto a questa’. La veri-
tà precede e definisce l’immagine, come – potremmo aggiun-
gere – la linea retta la deviazione.
Eppure alcune informazioni fornite da questa documentazio-
ne sono, forse, già tali da modificare queste idee. Talvolta gli
eretici pongono in relazione gli gnostici con quelle che essi
chiamano le ‘eresie ebraiche’ – da cui deriverebbe, per il vec-
chio Egesippo in particolare, l’eresia cristiana – o in modo più
generale con le sette ebraiche, battiste o giudeo-cristiane spar-
se nella Trans-Giordania o nella bassa regione babilonese: es-
seni, galilei, samaritani, ebioniti, nazorei, osseni, sampseni, el-
casaiti, ecc.
Ma soprattutto i nostri documenti segnalano, qua e là, delle
gnosi che non hanno un carattere cristiano: per esempio gli
ofiani, o ofiti, e i cainiti di cui parla Origene sembrano non
aver niente a che fare con il cristianesimo.
Quelli che tradizionalmente sono considerati i primi gnostici,
Dositeo, Simon Mago, Menandro, non riservano nei loro siste-
mi alcun posto al cristianesimo.
Il discepoli di Menandro, Saturnino, che vive all’epoca di
Traiano, è il primo a menzionare Gesù.
Meglio: se dobbiamo credere a certi racconti, come quelli del-
le Clementine, il ‘padre di tutte le eresie’, la fonte di ogni gno-
sticismo, Simone, si ricollegherebbe a un gruppo di seguaci
samaritani di Giovanni Battista di cui sarebbe, con Dositeo,
uno dei successori.
La fondazione di questa setta ‘emerobattista’ precederebbe
perciò l’avvento di Gesù. Senza andare così lontano, che co-
sa leggiamo negli Atti degli Apostoli?
Mago di Samaria dove ha già predicato la sua dottrina, Si-
mone incontra gli Apostoli e, colpito dai miracoli che essi
operano, chiede loro il battesimo e di vendergli i doni del-
lo Spirito.
Racconto in cui si può quanto meno vedere il simbolo sia
della preesistenza della Gnosi al cristianesimo sia della
congiunzione accidentale, artificiale, fra la predicazione
simoniana e il messaggio della Buona Novella.