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Nel giro di pochi mesi, agli occhi di Henricus, VM
diventò un adolescente indisciplinato e incapace,
uno scriteriato sognatore posseduto da un’incom-
prensibile passione per l’arte….
Il solo pensiero che suo figlio potesse diventare un
artista era così nefando, e il solo pensiero che il fi-
glio potesse amare la letteratura e la cultura, era
ancor più orripilante, che in realtà non sfiorò nep-
pure la mente ben poco fantasiosa del quadrato…
Henricus.
Ciònonostante, seguitò imperterrito a distruggere
tutti i disegni del povero VM, dello snaturato ram-
pollo sui quali riusciva a mettere le mani.
Meglio prevenire, che curare…
Dal canto suo, VM lasciava che il padre, così sprov-
visto di intelligenza creativa, sfogasse la sua livida
rabbia senza nemmeno sognarsi di reagire (si rac-
conta che il meschino Henricus passasse intere notti…
sveglio con l’orrore che il genio o lo spirito di qual-
che antenato antico si materializzasse nella sua….
dimora; nel quartiere della ricca (Deft…) era più vo-
lenteroso dell’Armata Rossa…., come taluni testimoni…
ebbero a sentenziare…).
Inoltre, essendo rimasto un ragazzo molto debole e
di natura cagionevole, stava cominciando a compren-
dere – proprio sotto la guida dell’illuminato Korteling –
che il primo passo importante nella vita di un vero ar-
tista consiste nel fortificare il propri spirito (e dobbia-
mo ad Henricus quest’ultimo e innegabile ruolo che
la storia gli conferisce senza ombra alcuna…).
Dunque nel renderlo indipendente, tetragono agli as-
salti dell’inetto Henricus, del mondo, e libero dalle co-
strizioni materiali.
La conseguenza di tale approccio filosofico fu ovvia:
VM divenne un lettore onnivoro e appassionato (i suoi
coetani invece….).
La sua fertile immaginazione cominciò a nutrirsi di
libri, e il suo mondo angusto (meschino, deleterio, e li-
gio agli antichi dettami di una religione antiquata, li-
mitatrice…, e rigidamente ortodossa…), ad essere po-
polato dai personaggi dei grandi romanzi…
Anche perché Henricus , prevedibilmente odiava la
letteratura: la trovava una perdita di tempo, un’aber-
razione assurda e infantile…..
(L. Guarnieri, la… doppia… vita di Vermeer…)