Precedenti capitoli:
Prosegue in:
Gente di passaggio: il Filosofo prigioniero
Da:
…. – Comunicazione tramite la voce, comunicazioni
tramite il suono. Ma non sono forse la comunicazio-
ne a gesti, dunque il linguaggio dei sordomuti anch’-
esse parole?
Non avete mai sentito parlare del cosiddetto ‘maloc-
cio’? Voi non ci credete naturalmente.
Chi non farebbe lo stesso!…. ma non basta a cancellar-
lo dal mondo.
Sono fermamente convinto che il ‘malocchio’, o me-
glio la sua funesta azione, sia dovuto a un gesto fatto
senza cattiva intenzione e del tutto incosciamente, dun-
que, in un certo senso, ad una ‘parola’ non udibile…
Persone del tutto inoffensive sono spesso affette dal
‘malocchio’. Ma noi sappiamo se il loro inconscio, la
loro ‘anima’ è altrettanto inoffensiva?…..
E’ un grossolano errore pensare che l’uomo sia coscien-
te della propria anima. Al contrario, niente è più estra-
neo all’uomo ‘normale’ della propria anima.
Essere coscienti della propria anima significa essere
un semidio…. se non… ancor di più!….
E per quanto riguarda la ‘parola’, essa non è soltanto
un mezzo di comunicazione per ‘chiacchieroni (e tal-
volta emeriti ciarlatani…), ma qualcosa d’infinitamente
più grande e…. più pericolosa!
Essa può creare e può distruggere, o perlomeno esser-
ne la causa prima.
Assai più efficaci delle parole pronunciate sono dun-
que le parole pensate……….
(G. Meyrink, La casa dell’alchimista)