L’ORA D’ARIA (5)

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Di respirare la stessa aria

di un secondino non mi va

perciò ho deciso di rinunciare

alla mia ora di libertà

se c’è qualcosa di spartire

tra un prigioniero e il suo piantone

che non sia l’aria di quel cortile

voglio soltanto che sia prigione

che non sia l’aria di quel cortile

voglio soltanto che sia prigione.

 

E’ cominciata un’ora prima

un’ora dopo era già finita

e ho visto gente venire sola

e poi insieme verso l’uscita

non mi aspettavo un vostro errore

uomini e donne di tribunale

se fossi stato al vostro posto…

ma al vostro posto non ci so stare

se fossi stato al vostro posto…

ma al vostro posto non ci so stare.

 

Fuori dall’aula sulla strada

ma in mezzo al fuori anche fuori di là

ho chiesto al meglio della mia faccia

una polemica di dignità

tante le grinte, le ghigne, i musi,

vagli a spiegare che è primavera

e poi lo sanno ma preferiscono

vederla togliere a chi va in galera

e poi lo sanno ma preferiscono

vederla togliere a chi va in galera.

 

Tante le grinte, le ghigne, i musi,

poche le facce, tra di loro lei,

si sta chiedendo tutto in un giorno

si suggerisce, ci giurerei

quel che dirà di me alla gente

quel che dirà ve lo dico io

da un po’ di tempo era un po’ cambiato

ma non nel dirmi amore mio

da un po’ di tempo era un po’ cambiato

ma non nel dirmi amore mio.

 

Certo bisogna farne di strada

da una ginnastica d’obbedienza

fino ad un gesto certo più umano

che ti dia il motto della violenza

però bisogna farne altrettanta

per diventare così coglioni

da non riuscire più a capire

che non ci sono poteri buoni

da non riuscire più a capire

che non ci sono poteri buoni.

 

Adesso imparo un sacco di cose

in mezzo agli altri vestiti uguali

tranne qual’è il crimine giusto

per non passare da criminali.

Ci hanno insegnato la meraviglia

verso la gente che ruba il pane

ora sappiamo che è un delitto

il non rubare quando si ha fame

ora sappiamo che è un delitto

il non rubare quando si ha fame.

 

Di respirare la stessa aria

dei secondini non ci va

abbiam deciso di imprigionarli

durante l’ora di libertà

venite adesso alla prigione

ad ascoltare sulla porta

la nostra ultima canzone

che vi ripete un’altra volta

per quanto voi vi crediate assolti

siete lo stesso coinvolti.

Per quanto voi vi crediate assolti

siete lo stesso coinvolti.

(Fabrizio De André, Nella mia ora di libertà)

 

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L’ORA D’ARIA (5)ultima modifica: 2011-04-16T00:10:00+02:00da giuliano106
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