IL DOPPIO MOSTRUOSO (2)

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il doppio mostruoso 2

 

 

Il sorgere del ‘doppio mostruoso’ non comporta una verifica

empirica diretta, come neanche, a dir il vero, l’insieme dei

fenomeni sottesi a ogni religione primitiva.

Persino dopo i testi sopra citati, il ‘doppio mostruoso’ conserva

un aspetto ipotetico, come tutti i fenomeni associati al meccanismo

della vittima espiatoria, di cui esso specifica taluni aspetti.

Il valore dell’ipotesi è accertabile in base all’abbondanza dei

materiali mitologici, rituali, filosofici, letterari ecc, che sarà capace

di interpretare, come pure in base alla qualità delle interpretazioni,

alla coerenza che instaura tra fenomeni rimasti sino ad oggi 

indecifrabili e dispersi.

Sotto il termine di ‘doppio mostruoso’, classifichiamo tutti i

fenomeni d’allucinazione provocati, al parossismo della crisi,

dalla reciprocità misconosciuta.

Il ‘doppio mostruoso’ sorge là dove si trovano nelle tappe precedenti

un ‘Altro’ e un ‘Io’ sempre separati dalla differenza oscillante.

Si hanno due fuochi simmetrici da cui vengono emesse quasi

simultaneamente le stesse serie di immagini.

Secondo ‘Le Baccanti’, osserviamo due tipi di fenomeni – devono

essercene molti altri – che possono susseguirsi, trapassare gli uni

negli altri, confondersi più o meno. 

Il soggetto, nelle ‘Baccanti’, percepisce in un primo tempo le due

serie di immagini come egualmente esterne a sé; è il fenomeno

della ‘visione doppia’.

Subito dopo, una delle due serie è colta come ‘non-io’ e l’altra

come ‘io’. Questa seconda esperienza è quella del ‘doppio’

propriamente detto. 

il doppio mostruoso 2

Si colloca nel prolungamento diretto delle tappe antecedenti.

Conserva l’idea di un antagonista esterno al soggetto, idea

essenziale per decifrare i fenomeni di ‘possessione’.

Il soggetto vedrà la mostruosità manifestarsi in sé e fuori di

a un tempo. Deve interpretare alla meno peggio quello che

gli capita e finirà necessariamente per collocare fuori di sé

l’origine del fenomeno.

L’apparizione è troppo insolita perché non venga ricollegata a

una causa esterna, estranea al mondo degli uomini.

Tutta quanta l’esperienza è dominata dall’alterità radicale del

mostro.

Il soggetto si sente penetrato, invaso, nel più intimo del proprio

essere, da una creatura soprannaturale che lo assedia anche dal

di fuori.

Assiste inorridito a un duplice assalto di cui è vittima impotente.

Non è possibile difesa alcuna contro un avversario che si fa

beffe delle barriere tra il dentro e il fuori.

La sua ubiquità permette al dio, allo spirito o al demone di assalire

gli animi come più gli piace.

I fenomeni cosiddetti di ‘possessione’ non sono altro che un’

interpretazione particolare del ‘doppio mostruoso’.

(René Girard, La violenza e il sacro)

 

 

il doppio mostruoso 2

         

IL DOPPIO MOSTRUOSO (2)ultima modifica: 2011-10-13T19:00:00+02:00da giuliano106
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