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il pioniere: Frederick Douglass (16)
Perché in lui questi sentimenti erano circondati dall’-
atmosfera religiosa e morale del puritanesimo; e co-
sì John Brown univa alla fierezza, all’amore per la li-
bertà del rivoluzionario, il sentimento moralistico e
l’intransigenza del fondatore di religioni o del profe-
ta biblico.
Egli andava in tal modo sviluppando un carattere
quanto mai complesso e difficile a decifrarsi. E’ in-
fatti indubbio che in lui l’atteggiamento abolizioni-
sta nascesse da una profonda rivolta morale, gene-
rata ad un tempo sia dalla sua educazione religiosa
e dalle tradizioni della Nuova Inghilterra che dalla
innata bontà e generosità dell’animo suo la quale
lo rendeva profondamente sensibile all’appello del-
la solidarietà umana; nello stesso tempo però l’in-
transigenza puritana nei confronti della colpa e del
peccato lo portava su posizioni di intolleranza mo-
ralistica che lo rendevano pronto a colpire con rigo-
re inesorabile coloro i quali ai suoi occhi appariva-
no ribelli alle leggi divine ed umane e con ciò stes-
so meritevoli soltanto di distruzione.
E’ un fatto che egli non solo non comprese mai il
Sud, ma non fece alcuno sforzo per comprenderlo:
egli considerava la schiavitù come la prepotenza
contro gli indifesi una vera e propria aggressione
senza esclusione di colpi perpetrata contro gli altri,
e nella fattispecie dai malvagi e dai peccatori con-
tro i buoni e gli innocenti ed a cui occorreva reagi-
re con durezza implacabile.
La data esatta in cui John Brown si risolse a tradur-
re in pratica i suoi propositi è materia di contesta-
zione: certo, sin dal 1839 egli impegnò con giuramen-
to i suoi figli alla lotta armata per la distruzione del-
la schiavitù: ma pare che per il momento non avesse
ancora del tutto superato la fase intenzionale.
Nel 1847, parlando con un illustre rappresentante
dei neri liberi, Frederick Douglass, egli entrò nei parti-
colari del suo piano. Bisognava penetrare nel Sud al-
la testa di uomini armati e risoluti e accendervi tra
gli schiavi la fiamma dell’insurrezione; allora sareb-
be stato possibile rifugiarsi tra le valli impervie e
quasi inaccessibili degli Allegheny e condurvi la guer-
riglia indefinititamente.
Le fonti a cui John Brown attinse l’idea della guerri-
glia insurrezionale sono ancora oggi poco chiare.
(R. Luraghi, Storia della Guerra Civile Americana)