Precedenti capitoli:
il pioniere: Frederick Douglass (16)
(anche se ora il suo ricordo appare lontano)
Prosegue in:
pionieri e nativi: The Trail of Tears (18)
(convinti il progresso aver conquistato)
Io amo il puro, pacifico, imparziale cristianesimo di Cristo:
quindi odio il corrotto, schiavizzatore, fustigatore di donne,
devastatore di culle, parziale e ipocrita, cristianesimo di que-
sto Paese.
Non vedo anzi il motivo, se non il più artificioso, di identifi-
care la religione di questo Paese col cristianesimo. Vedo in
esso il colmo degli equivoci, la frode più audace, la diffama-
zione in suo nome più sconcia.
Di nulla si può dire con maggior diritto, che ‘ruba la livrea
della Corte celeste, per farvi entrare il demonio’. Uno sde-
gno inesprimibile s’impadronisce di me, quando contemplo
la pompa di solennità dei riti e, insieme, le orribili incoeren-
ze che da ogni parte mi circondano.
Abbiamo dei ladri d’uomini per ministri della fede, dei fu-
stigatori di donne per missionari, dei saccheggiatori di culle
per fedeli.
L’uomo che , durante la settimana, alza la frusta macchiata di
sangue, occupa il pulpito la domenica e pretende d’essere mi-
nistro del mite e umile Gesù. L’uomo che, alla fine della setti-
mana, ruba i miei guadagni (guardatelo se non ci credete ora
difende i diritti dei lavoratori, gli stessi che deruba ogni dì…),
la domenica mattina vorrebbe, come capoclasse, indicarmi la
strada della vita e il cammino della salvezza.
La vende questa menzogna, la urla, la spaccia in ogni dove…
Colui che vende mia sorella a scopo di prostituzione, passa
per il devoto maestro di purezza.
Colui che proclama dovere religioso la lettura della Bibbia,
mi nega il diritto d’imparare a leggere il nome del Dio che
mi ha creato.
Il pio avvocato del matrimonio deruba della sua santa influ-
enza milioni d’uomini, e li abbandona al flagello di una pro-
fanazione generale.
L’appassionato difensore della santità dei rapporti familiari
è lo stesso che distrugge intere famiglie, separando mogli e
mariti, genitori e figli, sorelle e fratelli, e lasciando vuota la
capanna, deserto il focolare.
Vediamo il ladro predicare contro il furto (lo vedete anche
voi, tutti i giorni…), l’adultero tuonare contro l’adulterio; uo-
mini sono venduti per costruire chiese, donne per sostenere
il Vangelo, fanciulli per acquistare Bibbie ‘ai poveri pagani,
tutto per la gloria di Dio e la salvezza dell’anima!’
Il colpo di mazza del banditore all’asta degli schiavi e lo
squillo di campana che annunzia il servizio religioso si fon-
dano l’uno nell’altro; il pianto amaro dello schiavo straziato
è sommerso dall’urlo devoto del suo padrone.
Rinascite della religione e rinascite della tratta degli schiavi
si danno la mano. Galere e chiese stanno fianco a fianco: il tin-
tinnio dei ceppi e il clangore delle catene nella prima, si leva-
no insieme al pio Salmo e alla grave preghiera nella seconda.
I mercanti di corpi e anime umane tengono banco sotto il pul-
pito, e si sostengono a vicenda. Il mercante dà il suo oro gron-
dante lacrime e sangue per sostenere il pulpito; in cambio, il
pulpito avvolge il suo traffico infernale nel manto del cristia-
nesimo.
Abbiamo alleati religione e furto, diavoli in veste di angiolet-
ti, inferno in sembianze di cielo.
Il Cristianesimo dell’America (e non solo…) è un cristiane-
simo dei cui fedeli si può dire come già degli Scribi e Fari-
sei: ‘Affastellano pesi gravi e ne caricano le spalle della gen-
te; ma loro non li vogliono muovere neppure col dito.
Fanno tutte le loro opere per attirare l’attenzione di tutti….
Amano i primi posti ne’ conviti, i primi seggi nelle sinago-
ghe….
Amano esser chiamati dalla gente: Maestro, Signore, Dottore,
Professore……Ma guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, perché
serrate il regno dei cieli in faccia alla gente; poiché né vi en-
trate voi, né lasciate entrare coloro che cercano d’entrarvi.
Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti, perché per mare e per ter-
ra vi date attorno per fare un proselita, e, fatto che sia, lo ren-
dete figliol della geenna il doppio di voi…
Guai a voi, perché pagate la decima della menta e dell’aneto
e del cumino, e trascurate le cose più importanti della legge:
la giustizia e la misericordia (che pretendete amministrare
con quelle facce….) e la fedeltà.
Queste sono le cose che bisogna fare, senza tralasciare le altre.
Guide cieche, che filtrate la bevanda a cagion del moscerino,
e inghiottite il cammello!
Guai a voi Scribi e Farisei, perché nettate il di fuori del calice
e del piatto, mentre dentro essi sono pieni di rapina e d’intem-
peranza….
Guai a voi, Scribi e Farisei, perché siete simili a sepolcri im-
biancati, che di fuori appaiono belli, ma dentro son pieni d’os-
sami di morti e d’ogni putridume.
Così anche voi, di fuori, apparite giusti alla gente, ma den-
tro siete pieni d’ipocrisia e iniquità (e non solo….ma offesa
non voglio arrecarvi….)’.
(Frederick Douglass, Memorie di uno schiavo fuggiasco)