Precedenti capitoli:
Prosegue in:
Pionieri e nativi: la ‘storia’ (42) &
Pionieri e nativi: la ‘storia’ (43)
…Era di nuovo disperato.
– “Povero me… se penso che può esistere una cosa che
si fa chiamare ‘mente’ e che non riesce a capire una ba-
nalità come questa!
Senti, August, non esistono suddivisioni del Tempo,
credimi, nessuna. Tutte le volte che voglio, posso a-
vere il Passato qui davanti a me, il Passato vero, non
una sua immagine (basta così poco…): basta che io
voglio, ed eccolo qui (lo senti?)!
Lo stesso per il Futuro (è appena sufficiente fare qual-
cosa al di sopra della piccolezza del loro..Tempo….poi
guardali…)….ed eccoli lì, presenti, vivi e veri; e non è
una fantasia, un’immagine (di una pessimo fotografo),
o un prodotto della mia immaginazione. Ah queste
tue limitazioni, sono una vera seccatura, sempre tra
piedi.
Pensa che la tua razza non riesce nemmeno a immagi-
nare qualcosa che sia fatto di niente…si sa, i vostri stu-
diosi e i vostri filosofi lo confessano sempre.
Dicono che ci deve essere pure stato ‘qualcosa’ all’ini-
zio, e intendo qualcosa di solido, una sostanza, con
cui creare il mondo.
Invece è così semplice, l’Uomo è stato fatto con il ‘Pen-
siero‘, non capisci? (infatti si affannano a modificarne
il corso, forse per correggere i parametri di quel …….
Dio Straniero….)”.
– No, non ci riesco! Pensiero! Ma nel pensiero non c’è
nessuna sostanza, come si fa a credere qualcosa di ma-
teriale?
– No August, non un pensiero come il tuo, io dico un
pensiero come il mio, come quello degli Dèi…!
– Ma scusa, qual è la differenza? Il pensiero non è solo
pensiero, e basta?
– “No. L’uomo non crea niente nella sua mente, tutto
quello che sa fare è osservare le cose così come queste
appaiono, e combinarle nel proprio cervello.
Poi mette insieme (con l’aiuto di qualche idiota della
mente che sempre mente..) alcune di queste cose che
pensa aver osservato, scrutato o rubato e tira una sua
conclusione.
Solo sua però, non ti confondere!
Se lo osservi scopri che la sua mente è soltanto una….
macchina, ecco, una macchina automatica, che l’uomo
non può controllare; non sa concepire qualcosa di nuo-
vo (e i pochi che vi riescono….), di originale, sa soltan-
to raccogliere materiale dall’esterno e combinarlo in
forme nuove, in nuove figure.
Ma è pur sempre necessario questo materiale esterno,
perché la mente non può concepire e produrlo da sé.
Insomma, la mente umana non sa Creare – solo la men-
te di un Dio può farlo, e naturalmente anche noi della
nostra razza.
E’ questa la differenza.
Non abbiamo bisogno di materiale esterno, perché lo
produciamo da noi, con il pensiero. Tutte le cose che
esistono sono fatte col pensiero, e con nient’altro….”.
(M. Twain, N. 44. Lo Straniero….)