LA GENESI (2)

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la genesi 2

 

 

 

 

 

 

La ‘Genesi’ è, usando le parole di Keith Thomas:

 

Il documento costitutivo dell’Antico Testamento su cui si fonda il dominio

dell’uomo sulla natura.

La ‘Genesi’ espone in maniera prodigiosa il racconto della creazione,

il mito centrale, della civiltà occidentale, da cui la maggior parte di

noi ha appreso le prime e le più fondamentali conoscenze sulla

nostra essenza e sulle nostre origini, cosa questa che accumuna

tutti i miti della creazione.

Nella fattispecie, il racconto giudaico-cristiano della creazione

afferma che nei primi quattro giorni Dio creò il cielo e la terra,

poi divise la terra dal mare e quindi creò gli alberi, le stagioni,

il sole, le stelle e la luna.

In seguito Dio creò i pesci e gli altri esseri che brulicano nelle

acque e gli uccelli alati e li benedisse dicendo loro:

 

Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli

si moltiplichino sulla terra.

Il sesto giorno, Dio creò gli animali terrestri e, a sua immagine e

somiglianza, il primo uomo e gli diede il dominio ‘sui pesci del

mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie

selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra’.

Vale la pena di sottolineare l’ordine della creazione:

Dio prima creò tutto ciò che esiste e solo dopo creò l’uomo per

porvelo al di sopra. Questa sequenza di eventi contribuisce a

rafforzare la credenza che Dio creò il mondo e gli altri viventi

a vantaggio dell’uomo.

Poi Dio benedice la nuova creatura e ordina agli uomini:

‘Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra e soggiogatela’

e, per la seconda volta, esorta l’uomo a ‘dominare sui pesci del

mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia

sulla terra’.

Quindi, dopo aver riposto per un giorno, Dio crea il Giardino

dell’Eden, dà al primo uomo il nome di Adamo e plasma Eva.

A questo punto, entra in scena il serpente che induce Eva al

peccato e a far sì che lei e Adamo disobbediscano al comando

divino cibandosi del frutto dell’albero della conoscenza del

bene e del male.

Dio, profondamente contrariato a causa della loro disobbedienza,

li caccia per sempre dal Giardino dell’Eden e relega il serpente

al livello più basso di esistenza, condannandolo a strisciare.

(J. Mason Un mondo sbagliato)

 

 

 

 

 

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