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La ‘Genesi’ è, usando le parole di Keith Thomas:
Il documento costitutivo dell’Antico Testamento su cui si fonda il dominio
dell’uomo sulla natura.
La ‘Genesi’ espone in maniera prodigiosa il racconto della creazione,
il mito centrale, della civiltà occidentale, da cui la maggior parte di
noi ha appreso le prime e le più fondamentali conoscenze sulla
nostra essenza e sulle nostre origini, cosa questa che accumuna
tutti i miti della creazione.
Nella fattispecie, il racconto giudaico-cristiano della creazione
afferma che nei primi quattro giorni Dio creò il cielo e la terra,
poi divise la terra dal mare e quindi creò gli alberi, le stagioni,
il sole, le stelle e la luna.
In seguito Dio creò i pesci e gli altri esseri che brulicano nelle
acque e gli uccelli alati e li benedisse dicendo loro:
Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli
si moltiplichino sulla terra.
Il sesto giorno, Dio creò gli animali terrestri e, a sua immagine e
somiglianza, il primo uomo e gli diede il dominio ‘sui pesci del
mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie
selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra’.
Vale la pena di sottolineare l’ordine della creazione:
Dio prima creò tutto ciò che esiste e solo dopo creò l’uomo per
porvelo al di sopra. Questa sequenza di eventi contribuisce a
rafforzare la credenza che Dio creò il mondo e gli altri viventi
a vantaggio dell’uomo.
Poi Dio benedice la nuova creatura e ordina agli uomini:
‘Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra e soggiogatela’
e, per la seconda volta, esorta l’uomo a ‘dominare sui pesci del
mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia
sulla terra’.
Quindi, dopo aver riposto per un giorno, Dio crea il Giardino
dell’Eden, dà al primo uomo il nome di Adamo e plasma Eva.
A questo punto, entra in scena il serpente che induce Eva al
peccato e a far sì che lei e Adamo disobbediscano al comando
divino cibandosi del frutto dell’albero della conoscenza del
bene e del male.
Dio, profondamente contrariato a causa della loro disobbedienza,
li caccia per sempre dal Giardino dell’Eden e relega il serpente
al livello più basso di esistenza, condannandolo a strisciare.
(J. Mason Un mondo sbagliato)