IL ROSSO IL NERO…E L’ERETICO (2)

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il nero

 

 






Mi sveglio stamattina, impazzito per il blues,

non riesco neanche a vedere, oh già, la differenza tra una scarpa e l’altra.

Non sono altro che un pazzo e uno sciocco, non riesco a fare un accidente,

me ne sto qui intorno a saltellare, oh già,

come una scimmietta appesa a un cordino.

Sono sceso in città questa mattina, con un cappello messo alla rovescia,

ah, la gente mi guardava come se mi giudicasse un buffone di campagna.

Sentii qualcuno chiamarmi, era il poliziotto che faceva la ronda,

voleva semplicemente dirmi, oh già già,

che stavo guidando sulla corsia sbagliata.

Gente, vi ripeto ancora che sono davvero pazzo per via del blues,

me ne vado sui binari del treno, e poi giù al fiume, eh sì,

ma non so proprio quale dei due sceglierò.

(Peetie Wheatstraw, Crazy with the Blues) 

 

il nero

 

Me ne vado solitario alla deriva per campi e paludi,

con il sacco a pelo sotto il braccio,

una fiaschetta di Tocai in tasca, per tenere caldo questo povero corpo.

Mi adagio per riposare ovunque sia solido il terreno,

poi blues e demoni scivolano lentamente su di me,

al far del giorno m’hanno reso un relitto umano.

Il sole fa capolino sopra le montagne,

è tempo di arrotolare il sacco e andare via,

prego solo di poter sedere ad una tavola,

e dormire di nuovo sotto un tetto.

(Mercy Dee, The Drifter)





 

 

il nero