COME IL CAVALIERE E IL SUO SCUDIERO

 

come il cavaliere e il suo scudiero


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COME IL CAVALIERE E IL SUO SCUDIERO

CONSEGNANO LETTERE AI PASTORI

DEI MONTI SIBILLINI

E RITORNANO NELLA GROTTA


Quando il cavaliere seppe questa notizia, partì subito come

un disperato, per la via più breve, verso la grotta.

Dopo qualche tempo il Papa che aveva a cuore il cavaliere,

domandò di lui per perdonarlo. Non trovando nessuno che,

sapesse dargliene, pensò, paventò assai che fosse partito.

E ben convinto che se era partito, certamente era partito per

disperazione, lo fece subitamente ricercare in tutta la città.

E non si fermò a questo, ma per farlo tornare sicuramente a

lui, lo fece ricercare anche verso il suo paese d’origine e ver-

so la grotta.

Era però troppo tardi.

Il cavaliere e il suo scudiero erano già ritornati nella grotta.

I messi del papa lo seppero dai pastori che erano sulla mon-

tagna a guardia del bestiame; ai quali, il cavaliere aveva così

parlato:


Amici miei, se avrete notizia di persone che cercano un cavaliere

che fu assai pentito dei suoi peccati e al quale il papa non volle

perdonare perché era stato dentro la grotta della regina Sibilla,

dite loro che io sono colui; dite loro che io, non avendo potuto

avere la salute dell’anima, torno nella grotta per non perdere

quella del corpo.

E se qualcuno vorrà qualche cosa da me, venga nella grotta;

mi troverà in compagnia della regina Sibilla.


Così dicendo diede loro delle lettere che dovevano essere

consegnate al capitano della città.

In quelle lettere era così scritto in succinto:


Tutti coloro che vorranno sapere notizie di colui al quale il

papa non volle perdonare, entrino nella grotta: lo troveranno

nel paradiso della regina Sibilla.


Il cavaliere piangendo aspramente, ringraziò i pastori e li

mandò con Dio; quindi, con lo scudiero entrò nuovamente

nella grotta.

Da allora non si è avuta più notizia, e non sono stati più visti.

Allora domandai di vedere le lettere e chi l’avesse, unicamente

per sapere i nomi di coloro.  Mi risposero che i messi le por-

tarono al papa, il quale, a quanto si dice, le fece bruciare…..

(Antoine de La Sale, Il Paradiso della Regina Sibilla)







 

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COME IL CAVALIERE E IL SUO SCUDIEROultima modifica: 2012-06-09T14:00:00+02:00da giuliano106
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